Un’iniezione di buon senso ed equità. Arriva il prezzo unico nazionale di aghi e siringhe, significativo simbolo della spending review nella sanità italiana. Costerà, da 0,049 a 0,063 euro, a seconda della grandezza. Una decisione democratica e soprattutto 'indolore' per le finanze statali, visto che c’è stato anche un ribasso del prezzo del 70% rispetto alla base d’asta.

La Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, ha aggiudicato 13 dei 15 lotti in una gara dal valore economico di 36 milioni di euro in due anni a fronte di una spesa annua per tutte le tipologie di aghi e siringhe acquistate dalla Pa di 150 milioni. Gli aghi e le siringhe fanno parte delle 14 categorie merceologiche per le quali il Dpcm 2015 prevede l’obbligo delle amministrazioni di ricorrere per i propri acquisti a uno dei 33 soggetti aggregatori (tra cui Consip).

«Abbiamo portato a conclusione una gara particolarmente complessa, non tanto per il prodotto acquistato – dice l’Ad di Consip, Luigi Marroni – quanto per l’articolazione della procedura. È stata riservata massima considerazione sia agli elementi qualitativi dell’offerta (per mettere a disposizione della PA aghi e siringhe con standard di eccellenza) sia alle modalità di valutazione».

Prove 'in vivo' per far testare i prodotti direttamente agli utilizzatori finali nel rispetto del fondamentale rapporto infermiere-paziente. «Ritengo che possiamo considerare tutto questo un risultato eccellente – continua Marroni –, per la qualità raggiunta e per il risparmio ottenuto rispetto ai prezzi che normalmente le amministrazioni pagano. In ultimo, va segnalato il passo in avanti fatto per ridurre, se non eliminare, la difformità dei prezzi a livello geografico che da sempre caratterizza questi prodotti».

L'ex capo del governo Matteo Renzi ha commentato su twitter che il prezzo unico delle siringhe era un obiettivo del suo governo: "Tre anni di lotta burocratica per lo stesso prezzo delle siringhe. Da ieri lo Stato risparmia 120 milioni €/anno. Una piccola cosa, ma c'è".