Attualità

TERREMOTO. L'Aquila, si rientra nella case agibili

sabato 25 aprile 2009
Nel giorno in cui a Onna si festeggia l'anniversario della liberazione e si ricorda la strage nazista del 1944, per l'Abruzzo arriva una buona notizia. "Stiamo preparando l'ordinanza che autorizza il rientro nelle case dichiarate agibili dai tecnici. Potrei firmare il documento oggi pomeriggio o domani". Lo ha detto il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, prima di cominciare una  riunione con i vertici della protezione civile nazionale. "Dobbiamo espletare tutte i passaggi per poi arrivare alla firma, comunque valuteremo la situazione insieme alla protezione  civile", ha aggiunto Cialente.La popolazione dovrebbe dunque cominciare a tornare alle proprie case già nelle prossime ore, anche se tra gli sfollati la paura è ancora tanta, soprattutto perché lo sciame sismico che ha colpito le zome terremotate negli utlimi giorni non è ancora cessato. Stanotte due le scosse avvertite dalla popolazione nell'Aquilano: la prima di 2.7 di magnitudo alle 2 e la seconda di 3.1 della scala Ricther alle 4,08. E anche stamattina, alle 9.18, l'Ingv ha registrato una scossa di 2.6. Le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli, Scoppito e Collimento.Onna, la speranza in una statua della Madonna. Sempre a Onna, salle macerie della chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, i tecnici della soprintendenza hanno recuperato intatta una Madonna in trono con bambino, da sempre particolarmente venerata dagli onnesi, che il 10 maggio verrà portata in processione nella tendopoli. La Madonna, una statua della fine del XV secolo, con una iconografia tipica dell'arte abruzzese di questo periodo, era stata restaurata da poco. Nonostante il collasso della chiesa, che nella notte del 6 aprile ha riportato danni gravissimi e perso tutta la parte absidale, non sembra aver riportato danni. Da sempre adorata in paese, dove ancora si raccontano miracoli e prodigi, la Madonna in trono viene portata in processione ogni anno il 10 maggio. E così sarà anche quest'anno, assicurano in paese, a dispetto del terremoto.