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ROMA. Caso Orlandi, i resti sono di De Pedis Padre Lombardi: azione pm positiva

lunedì 14 maggio 2012
Il corpo contenuto nella bara tumulata a Roma nella Basilica di Sant'Apollinare è effettivamente quello di Enrico De Pedis. Vicino alla bara (non all'interno di essa, come era stato detto in un primo momento) è stata trovata una cassetta con altri resti, cosa ovvia visto che si tratta di una cripta attigua a un ossario di un cimiterio di epoca prenapoleonica. La salma del capo della banda della Magliana era ben conservata. I resti ossei saranno esaminati dalla polizia scientifica. L'operazione di apertura della bara di "Renatino" De Pedis è stata disposta per tentare di far luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Le vicende della ragazza scomparsa a 15 anni, il 22 giugno del 1983, e del boss della Banda della Magliana ucciso nel febbraio del 1990 in un regolamento di conti a Campo de' Fiori, si intrecciano da anni. Fu l'ex compagna di De Pedis, Sabrina Minardi, a rivelare che a sequestrare Emanuela Orlandi fu proprio il boss. Alle dichiarazioni della Minardi si unì una telefonata, nel 2005, alla trasmissione Chi l'ha visto? che suggeriva di cercare la soluzione nella tomba del boss della Magliana. Oggi, grazie a un accordo tra il Vaticano e la Procura nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, si è proceduto all'apertura della bara di De Pedis nel cortile della Basilica dove la polizia scientifica ha allestito una tenda per le operazioni.IL COMMENTO DI PIETRO ORLANDI"La mia non è una battaglia ma un atto d'amore nei confronti di mia sorella. Ha subito un'ingiustizia, non le hanno permesso di vivere la sua vita. Mia sorella è stata rapita non perché era Emanuela Orlandi ma perché era cittadina vaticana". Lo ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.LA NOTA DI PADRE LOMBARDI SULLA VICENDAIl Vaticano valuta come "estremamente positiva" "l'iniziativa della magistratura" di ispezionare la tomba di Enrico De Pedis, "affinché vengano compiuti tutti i passi possibili per lo svolgimento e la conclusione delle indagini". È quanto dichiara il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aggiungendo che "per parte sua la magistratura può continuare a contare sulla piena collaborazione delle autorità ecclesiastiche". Il Vaticano, spiega Lombardi, dà "una valutazione positiva del fatto che la magistratura abbia intrapreso tutte le iniziative affinchè siano fatti i passi necessari per fare chiarezza" sul caso Orlandi. "Per quanto riguarda il trasferimento della salma di De Pedis ad altro luogo, come anche è stato auspicato - aggiunge Lombardi - si procederà naturalmente in accordo con i familiari e secondo i loro desideri".Oggi non erano presenti rappresentanti del Vaticano alle ispezioni condotte nella chiesa di S.Apollinare. Un condotta in linea con la volontà di rispettare pienamente le competenze della magistratura, il lavoro dei magistrati e le anche le competenti autorità ecclesiastiche della basilica, retta da mons. Pedro Huidobro, il quale è tra l'altro medico legale.