Attualità

RAPPORTO AUSER. Anziani sempre più soli e senza assistenza

martedì 12 luglio 2011
La crisi economica e i tagli al settore sociale stanno incidendo fortemente sulla vita delle persone anziane, che sono sempre più sole e prive di assistenza, mentre le associazioni di volontariato e terzo settore sono in difficoltà. È quanto emerge dal quarto Rapporto nazionale del Filo d'Argento Auser, il servizio di telefonia sociale per la terza età, presentato oggi a Roma.Nel corso del 2010 il Filo d'Argento ha seguito, con i suoi volontari, più di 433 mila persone, per la maggior parte donne e ultrasettantacinquenni. Persone che non sono seguite dai servizi sociali, sono a forte rischio di emarginazione ed esprimono un grande bisogno di compagnia e la necessità di muoversi sul territorio. Rispetto all'anno precedente, c'è stato un incremento dello 0,8% degli interventi, ma sono i servizi forniti ad essere cresciuti in modo eccezionale: +9,6% rispetto al 2009. È aumentato dunque il rapporto tra numero di servizi erogati e utenti, che passa dal 4,7 al 5,1. E questa crescita delle attività e dell'utenza si registra in modo particolare nel "ricco" Nord-ovest (Liguria, Lombardia e Piemonte) e in Calabria.Compagnia telefonica o a domicilio, trasporto sociale per visite, controlli e terapie, piccoli interventi domiciliari, consegna di spesa e farmaci, informazioni sui servizi nel territorio, attività di intrattenimento, iniziative culturali e per promuovere il benessere: questi i servizi erogati agli anziani dal Filo d'Argento. Gli anziani con più di 75 anni richiedono in particolare tutte le forme di compagnia: a casa, al telefono, per uscire, ma anche la consegna della spesa, dei farmaci ed un aiuto per il disbrigo di pratiche burocratiche. Fra i servizi più richiesti l'accompagnamento con trasporto con macchine attrezzate (+21% di richieste rispetto al 2009) per raggiungere ospedali, ambulatori o semplicemente il mercato odegli uffici.La crisi e i tagli incidono fortemente anche sul volontariato: Auser ha registrato una oggettiva difficoltà nell'acquisire nuovi volontari da coinvolgere e sono in forte riduzione gli stanziamenti sociali pubblici finalizzati all'attivazione di convenzioni e di protocolli d'intesa.