Televisione. Volgarità nella prima puntata di «Domenica in», la Rai avvia istruttoria
Non smette di fare discutere la prima puntata della stagione di Domenica in guidata da Mara Venier. Il nuovo amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha inviato questa mattina una lettera al deputato del Pd Michele Anzaldi, che martedì aveva portato all'attenzione dell'Agcom il caso della trasmissione,"scivolata" domenica scorsa su temi a sfondo sessuale affrontati all’ora del pranzo, con in studio il giornalista Vittorio Feltri. Nella missiva - che Avvenire ha avuto modo di visionare - l'ad scrive che l'episodio «nel rispetto dell'autonomia editoriale, è già stato portato all'attenzione delle strutture aziendali competenti». Salini sottolinea poi, per evidenziare l'importanza del caso, che «la programmazione della Rai deve sempre necessariamente distinguersi sotto il profilo della qualità».
Nella segnalazione inoltrata al presidente dell’Autorità per le comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, il parlamentare dem aveva denunciato «una violazione delle norme sui minori, ma soprattutto del contratto», definendo la discussione tenuta durante la trasmissione come «non soltanto inappropriata, ma lesiva di quanto prevede il Contratto di servizio Rai e delle norme sui minori».
Anzaldi aveva sostenuto di temere che la domenica pomeriggio della Rai possa finire «di nuovo asservita a una corsa agli ascolti a tutti i costi. Due anni fa era la cronaca nera ad aver trasformato il pomeriggio di Raiuno in una galleria degli orrori. La Rai decise opportunamente di cambiare strada. Ora si ricomincia? Forse dietro ci sono i soliti interessi degli agenti, preoccupati esclusivamente di pompare gli ascolti delle loro star per veder aumentare provvigioni e compensi?». Anzaldi ha chiesto quindi l’apertura di un’indagine da parte dell’Agcom «per verificare se ci siano state violazioni del Contratto di servizio e delle norme sui minori in tv. Inoltre chiedo - aveva concluso - di verificare a che punto sia l’applicazione della Risoluzione approvata un anno fa dalla Commissione di Vigilanza Rai contro i conflitti di interessi di agenti, autori e conduttori».