EMERGENZA IMMIGRATI. Letta: al via missione umanitaria I superstiti del naufragio: «Eravamo più di 400»
"Abbiamo cominciato nei giorni successivi al naufragio di Lampedusa a ipotizzare un'iniziativa e da lunedì metteremo in campo una missione militare umanitaria italiana". Lo ha annunciato Enrico Letta a Venezia. "Sarà una missione navale e aerea", ha aggiunto il premier. L'obbiettivo della missione, ha spiegato Letta, è "rendere il Mediterraneo più sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni è diventato una tomba". "Per noi vorrà dire spendere molti soldi per mettere in campo tre volte le navi che ci sono adesso e le unità aeree", ha detto.
Poi ha chiarito il suo pensiero sulla legge Bossi-Fini: va abolita. E servono nuove norme per il diritto di asilo.Il naufragio al largo di LampedusaPotrebbe essere molto più grave il bilancio dell'ultima tragedia del mare a 60 miglia sud-est da Lampedusa. I numeri diffusi stamane dalla Marina militare rendono conto di 206 sopravvissuti e 34 morti recuperati. Ma l'alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati, Antonio Guterres, riferisce il racconto dei naufraghi secondo cui su quel barcone rovesciatosi ieri pomerigio a 60 miglia dalle Pelagie, c'erano non 250 ma 400 migranti. Se questi numeri fossero verificati, il bilancio potrebbe sfiorare i 200 morti. Guterres ha espresso il suo "shock per l'ennesima tragedia costata la vita a molte donne e bambini". Ha elogiato "l'azione comune adottata dalla guardia costiera maltese per salvare 147 persone e dalla Marina militare italiana che ne ha salvato 56". Ma "secondo i sopravvissuti c'erano ben 400 siriani e palestinesi sulla barca, molti ora dispersi". Sottolinea l'alto commissario: "Questa è la terza tragedia nel Mediterraneo in sole due settimane. È vergognoso assistere a centinaia di migranti e rifugiati annegare alle frontiere dell'Europa dove invece cercavano un rifugio sicuro. Sono sfuggiti a proiettili e alle bombe solo per perire prima che potessero chiedere asilo".I corpi delle persone annegate in mare sono stati portati a riva stamattina. Trentaquattro corpi, «molti sono di bambini piccolissimi, sei mesi, un anno o due. Una scena terribile» per il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, che pure è "abituato" alla conta dei cadaveri sul molo Favarolo. I bambini senza vita sono sette, undici le donne. Annegamento, per tutti, la causa della morte. «Stiamo fronteggiando un'altra situazione drammatica. Intervenga a questo punto la protezione civile nazionale», invoca il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini.I superstiti sono stati in gran parte portati a Malta stamattina. Si tratta di siriani e palestinesi. Il resto dei vivi dopo i soccorsi è stato portato a Lampedusa. Le donne, anche questa volta - come le cronache del mare e dei suoi carichi di disperati ci hanno raccontato in questi ultimi mesi - sono soprattutto giovani, giovanissime madri con i loro piccoli, o ragazze incinta. Due sono state ricoverate, e una, al nono mesi di gravidanza, è già stata trasferita a Palermo, perché il bambino possa nascere senza problemi.Il trasferimento delle bare. Intanto la nave militare "Cassiopea" è giunta a Lampedusa per caricare le bare delle 339 vittime (un'altra ventina, per un totale di 363 morti, sono in corso di recupero) del naufragio dello scorso 3 ottobre dell'isola dei Conigli. Le operazioni sono state sospese più volte perché i superstiti volevano abbracciare per l'ultima volta i loro cari, attaccare sul feretro una fotografia o pregare. Il Governo sta lavorando per organizzare i funerali di Stato per le vittime. A ribadirlo il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. "Questo è l'auspicio del premier Letta, ma noi dobbiamo essere concreti sulle risposte che diamo", ha continuato il ministro specificando che in questo momento sono ancora in corsole identificazioni delle salme e che "abbiamo ricevuto diverse richieste di rimpatrio da parte dei famigliari e anche da parte dell'Eritrea".Altri 4 salvataggi, in tutto 430 personeSono quattro, finora, gli interventi di salvataggio di barconi con migranti fatti dalla capitaneria di porto e dalla marina militare da stamane attorno a Lampedusa. All'alba, a 70 miglia a Sud di Lampedusa, il pattugliatoreLibra e la fregata Espero della Marina Militare, hanno soccorso due imbarcazioni con circa 180 persone a bordo. "Raggiunta la prima imbarcazione - dice la Marina militare - nave Libra ha preso a bordo 87 persone tra uomini, donne e bambini e completate le operazioni di soccorso, si è diretta verso il secondo contatto con circa 90 persone a bordo, sul quale è intervenuta anche nave Espero coadiuvando il trasbordo su nave Libra con le motobarche di bordo". In mattinata erano stati salvati altri 72 migranti su un gommone e altre 183 persone su un barcone.