Due pattugliatori della Marina militare - il Bettica e lo Spica - hanno soccorso questa mattina al largo delle coste calabre il barcone che aveva a bordo 446 migranti. Lo riferisce una nota dello Stato Maggiore
della Difesa, aggiungendo che alle operazioni di salvataggio
hanno cooperato due mercantili e due motovedette delle
Capitanerie di Porto. I
446 migranti, tra cui 95 donne e 59
minori, sono stati tutti trasferiti a bordo del pattugliatore
Bettica. In mattinata i profughi sono sbarcati nel porto di Augusta.
Un altro salvataggio ieri sera nelle acque libiche: salvi i
112 migranti soccorsi intorno alle 19 di oggi a circa 50 miglia a
nord est di
Tripoli. I migranti, tutti uomini, navigavano
a bordo di un gommone in precarie condizioni di
galleggiabilità, verso le coste italiane, quando sono stati
avvistati da un elicottero e da una unità della Marina
militare in pattugliamento nell'area. Su coordinamento del
Centro nazionale di soccorso della Guardia costiera a Roma, sul
punto è stata inviata nave Fiorillo, che ha salvato gli
occupanti del gommone, successivamente affondato. L'unità
della Guardia costiera dirige ora verso l'Italia, dove dovrebbe
giungere stamattina.
Intanto sono state fermate oltre 600 persone dirette in Italia negli
ultimi tre giorni. Di questi 70 africani sono stati arrestati a
Tripoli mentre erano in attesa dei trafficanti che li avrebbero
stipati su un barcone diretto a Lampedusa.
Altri barconi, uno con 250 persone da Senegal, Ghana e
Etiopia ed di altri Paesi africani sono state bloccate poco
lontando dalle coste libiche negli ultimi tre giorni.