«In Italia proporrò un piano e una strategia anti radicalizzazione per evitare che venga piantato un seme che dia negli anni a venire un frutto avvelenato».
L’annuncio del ministro dell’Interno Angelino Alfano al suo arrivo al vertice straordinario dei ministri dell’Interno europei convocato dopo gli attentati a Bruxelles di martedì. In Europa, aggiunge il titolare del Viminale, «mi auguro che ci sia una capacità decisionale che vada anche oltre le cose fatte fin qui e soprattuto che si realizzino la cose che abbiamo sempre detto di voler fare a cominciare dalla registrazione dei nomi dei passeggeri, e rendere effettive le decisioni».
La Commissione Europea aveva proposto nello scorso novembre una serie di provvedimenti per rafforzare il controllo sul possesso delle armi da fuoco, mentre la creazione del Pnr europeo (Passenger name record), il registro europeo dei dati dei passeggeri delle linee aeree, è ancora subordinata a un voto dell'Europarlamento, probabilmente ad aprile, nonostante che della proposta si parli ormai da 6 anni. Alfano rivendica il buon funzionamento del nostro sistema. «L'Italia – dice - da questo punto di vista è un Paese sano, e noi, proprio a partire dal piano culturale, nel legame che la cultura ha con la sicurezza, dobbiamo ora – ribadisce Alfano – varare un piano nazionale».