Attualità

L'evento. Al via a Roma il primo festival dell'"Umano tutto intero"

Redazione romana martedì 18 giugno 2024

La chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma

Mettere l'accento sull'antropologia, cioè direttamente sulla concezione dell’umano, abbandonando ogni contrapposizione preconcetta e ideologica, per capire le sfide (politiche, scientifiche, giuridiche, sociali) che attraversano l’attuale “cambio d’epoca”. Questo l’obiettivo del primo festival dell’«umano tutto intero» che si è aperto oggi, 18 giugno, a Roma e si concluderà domani presso il Pio Sodalizio dei piceni (Piazza di S. Salvatore in Lauro, 15), organizzato da “Ditelo sui tetti” (Mt 10,27) un network per ora frequentato da circa un centinaio di associazioni, che ha lo scopo di dare voce a un giudizio comune sulle dinamiche normative e “pubbliche”, che incidono sulla concezione dell’umano.

Tra le questioni che verranno affrontate nei dibattiti c’è quale idea di uomo si vuol contribuire a costruire. Il seminario, infatti, intende porre in risalto la questione antropologica, come chiave unitaria di lettura di numerosi temi bioetici ed esistenziali. Infatti, all’origine di crescenti problematiche che urgono in un dibattito mediatico e istituzionale sempre più̀ compulsivamente condizionato dall’azione dei principali player culturali, nonché́ da inedite ipotesi legislative e giurisprudenziali, si scorge una stessa opzione antropologica, la cui filigrana deve essere illuminata. Se, cioè̀, l’autodeterminazione diviene l’unico portato di “bene” indicato da nuove norme, la coscienza sociale tutta si dirigerà̀ progressivamente all’indifferenza verso la fragilità̀. Quale concezione dell’umano è invece più ragionevole? Come una antropologia integrale, dell’uomo tutto intero determinerà riforme più adeguate allo sviluppo di tutti?

Un giorno e mezzo di condivisione, di convivialità̀ e di ascolto reciproco, fra i presenti persone impegnate in moltissime “formazioni sociali”, come Marina Casini, Adriano Bordignon, Alessandro Chiarini, personalità politiche, di governo e del sindacato, fra cui Eugenia Roccella, Antonio Tajani, Alfredo Mantovano, Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara, Maria Teresa Bellucci, Massimiliano Fedriga, Luigi Sbarra, Maria Elena Boschi, Maria Pia Garavaglia, Anna Maria Bigon, Carolina Varchi, Simona Baldassarre, Vincenzo Sanasi d’Arpe, Lorenzo Malagola, Guido Castelli, cardinali come Marcello Semeraro, Matteo Zuppi, Pietro Parolin, autorevoli personalità̀ della cultura, filosofi e intellettuali quali Stefano Zecchi, Luciano Violante, Luca Ricolfi, Antonio Polito, Giovanni Orsina, Claudia Navarini, Monica Ricci Sargentini, Mariolina Ceriotti Migliarese, Roberto Presilla, Francesco Botturi, Vittorio Possenti, Giulio Maira, Giulia Bovassi, Maurizio Sacconi, Marco Invernizzi, Domenico Airoma, Assuntina Morresi, Claudio Gentili, poeti come Davide Rondoni, musicisti come Paolo Jannacci, giornalisti come Lorenzo Bertocchi, Emanuele Boffi, Alessandra Ferraro, Safiria Leccese.