Prevenzione. Il Foro romano s'illumina di rosa per dare il via a Breast Cancer Campaign
Redazione Romanamartedì 2 ottobre 2018
La Capitale si tinge di rosa per sensibilizzare sul tumore al seno. Per la prima volta, a dare l’avvio alla Breast Cancer Campaign in Italia è infatti la città di Roma, dove questa sera alle 19.30 il Foro Romano nel Parco archeologico del Colosseo si è illuminato di rosa, dando ufficialmente inizio alla campagna che ha scelto il simbolo dal nastro rosa. Una scelta, quella di The Estée Lauder Companies Italia eAIRC che promuovono la campagna nel nostro Paese, finalizzata a dare ancor più visibilità internazionale a questa importante attività di sensibilizzazione, che dal 1992 illumina di rosa i monumenti più noti e rappresentativi di oltre 70 nazioni per accendere i riflettori su un tema di grande rilevanza sociale. Solo in Italia, infatti, il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita e rappresenta la neoplasia più frequente, con circa 52.300 nuove diagnosi ogni anno nella popolazione femminile. «Con questo gesto così simbolico e carico di significato vogliamo ricordare il nostro impegno al fianco dei ricercatori e testimoniare il nostro sostegno alle donne che stanno affrontando un tumore al seno», ha spiegato Niccolò Contucci, direttore generale di Airc. Per l'amministratore delegato e direttore generale di The Estée Lauder Companies Italia, Edoardo Bernardi, «è importante sensibilizzare la popolazione di tutta Italia riguardo al tema della prevenzione e della cura perché, il tumore tocca tutti noi ed è per questo che abbiamo pensato di rendere itinerante e sempre più significativa l’illuminazione».Per tutto il mese di ottobre, grazie a una partnership fra Airc e Anci, Associazione nazionale comuni italiani, centinaia di sindaci illumineranno di rosa palazzi comunali e monumenti in tutta Italia, contribuendo così a coinvolgere in modo ancora più capillare il territorio e a ricordare ai cittadini l’importanza del sostegno alla ricerca oncologica e della prevenzione. In più «il patrimonio culturale ed in particolare il Colosseo, per la sua rappresentatività - ricorda Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo - svolge una funzione iconica, in grado di attirare l’attenzione su malattie particolarmente diffuse, ma controllabili grazie alla ricerca scientifica di settore e alla prevenzione»