Natale. L'uomo che aggiusta i giocattoli per aiutare mamme e bimbi in difficoltà
Ha pazienza da vendere, occhiali e mano ferma. Lavora quasi trecentosessantacinque giorni l’anno per i bimbi, mette a posto giocattoli. Insomma, Babbo Natale o quasi. Perché non ha barba, né vestito rosso, ma regala sorrisi ai piccoli in difficoltà. Guido Pacelli ormai è più conosciuto con un altro nome: “Aggiustagiocattoli”.
È in pensione dal 2009 e da allora fa il volontario per l’associaizone “I Diritti Civili nel 2000, Salvamamme Salvabebè”,che aiuta mamme e delle famiglie in difficoltà socioeconomiche facendolo in molti modi. Compresa la raccolta e la distribuzione di giocattoli quasi ogni giorno dell’anno, non soltanto a Natale.
Guido così va in associazione sette od otto ore al giorno tutti i giorni, «dopo la pensione è diventato un… secondo lavoro». Perchè «i giocattoli danno tutti soddisfazione, sapendo a chi poi andranno». Chissà quanti ne ha aggiustati: «Tanti davvero – dice sorridendo -. Tenendo conto che ne distribuiamo circa ventimila l’anno, saranno migliaia». E non ha alcuna intenzione di smettere: «Andrò avanti finché ce la faccio, sicuramente>.
Emozioni ne ha vissute, ne vive tante e tanti bambini lo ringraziano. Uno gli rimane nel cuore. «Venne qui con la madre che purtroppo aveva subito violenza. Vedeva i giocattoli e fu colpito da un’escavatrice. Disse “mamma, io voglio quella!”, ma era guasta. Allora ho preso e gli ho detto, “aspetta, se vieni domani te la preparo e te la prendi. E così è stato».