In occasione della giornata mondiale del rifugiato dello scorso 20 giugno il Consiglio nazionale dell'Agesci (l'associazione guide e scouts cattolici Italiani) su proposta delle regioni Veneto e Lombardia ha approvato un documento che vuole essere un appello alle istituzioni e a tutti i soggetti coinvolti a lavorare insieme per costruire ponti, non muri. Seguendo l'esortazione di Papa Francesco nel discorso all'Agesci del 13 giugno a dialogare per affrontare la situazione dei migranti che arrivano sulle coste italiane l'Agesci esprime "un profondo disagio" e una forte "preoccupazione per le attuali scelte politiche europee e nazionali che potrebbero essere percepite come scelte di non dialogo". "Alla globalizzazione del modello dello scarto e dell'eogismo - si legge nel documento - vogliano proporre la globalizzazione dell'accoglienza e dell'inclusione, senza escludere nessuno che ci chiami a vivere e testimoniale la fraternità universale e così da costruire ponti tanto necessari per la civiltà dell'amore". Da qui l'offerta di una collaborazione con le istituzioni civli e ed ecclesiali per costruire il bene comune, rispettando la dignità umana di coloro che arrivano in Italia fuggendo da guerre e povertà.