Attualità

CLIMA. Arriva il caldo africano, si attendono 40 gradi

lunedì 13 luglio 2009
Il caldo e l'afa previsti in arrivo da oggi sul nostro paese faranno salire il termometro a oltre 35 gradi. È la previsione della Protezione Civile, secondo la quale il picco del caldo è attesto per mercoledì e giovedì. In particolare a soffrirne saranno Sicilia e Sardegna (per questa regione c'è anche chi ipotizza i 40 gradi centigradi), le zone interne dell'Italia - specie al centrosud - e ancor più la pianura padana, dove al caldo si sommerà il disagio dovuto all'elevato tasso di umidità proprio di quell'area.Un'ondata che durerà almeno una settimana, se non due. Una piccola tregua è prevista per sabato 18. Per poi attenderci un'altra pesante ondata verso la fine di luglio. «Ormai dobbiamo rassegnarci al fatto che siamo di fronte ad una ripetuta alternanza di presenza dell'anticiclone della Libia, che si estende sul Mediterraneo fino al centrosud dell'Italia, con un ingresso di aria proveniente dall'Atlantico», spiegaGianpiero Marracchi, ordinario di Climatologia all'università di Firenze e direttore dell'Istituto di meteorologia del Cnr.È una tendenza ormai consolidata negli ultimi anni, che rappresenta un fatto nuovo rispetto alla climatologia tradizionale, quella degli anni Ottanta e Novanta. In sostanza, spiega Marracchi, le estati o sono caldissime o piovose. Si alternano picchi di temperature e di precipitazioni.Nell'immediato saremo di fronte a un incremento di temperature dovuto all'arrivo sull'Italia dell'anticiclone di origine africana. L'Italia risente ancora del transito di correnti perturbate, ma lo spostamento graduale dell'elemento perturbato verso le nazioni balcaniche farà sì che subentri una struttura anticiclonica prevista in via di consolidamento che apporterà una fase di tempo stabile e soleggiato. E nel corso della settimana questa struttura anticiclonica acquisirà sempre più gli aspetti propri della matrice africana, ovvero aumento progressivo delle temperature, legate ad un incremento dell'umidità e quindi conseguente apporto di aria afosa. insomma gran caldo.