Ricorso. Il Comune di Milano contro l'intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi
Ansa
La giunta Sala chiede la revoca dell’intitolazione a Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa e scoppia il polverone politico.
La delibera di ricorso al Tar è stata approvata ieri a Palazzo Marino: nello specifico chiede l'annullamento dell'ordinanza Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) dell'11 luglio 2024, che riguarda, appunto, il riconoscimento all’ex premier. «La denominazione dell’aeroporto - si legge nell’atto -, include il nome “Milano”, in associazione al nome “Silvio Berlusconi”, senza che tale uso del nome Milano sia stato autorizzato dal Comune».
Questo «rende illegittimi i provvedimenti, dal momento che l’amministrazione è titolare di diritti esclusivi sulla denominazione “Milano”, il cui uso può essere concesso a terzi solo previa autorizzazione ai sensi del regolamento comunale», che in questo caso non è stata «richiesta né rilasciata». Il Comune del capoluogo è venuto a conoscenza «di tale intitolazione unicamente a mezzo stampa, senza essere stati consultati preventivamente».
La delibera del Comune rileva infine «l’incompetenza funzionale dell’autorità che ha emesso il provvedimento di intitolazione dell'aeroporto nonché il difetto di istruttoria, consistito nel mancato coinvolgimento nel procedimento delle pubbliche amministrazioni locali, compreso il Comune di Milano, che vantano con l’aeroporto in questione uno stretto collegamento funzionale e di immagine».
Le reazioni non si sono fatte attendere. «Milano è ormai tra le città più insicure d'Italia, da anni non trova una soluzione per il nuovo stadio e ha addirittura perso la finale di Champions 2027 rimediando una figuraccia internazionale, in più ha deciso di tassare e penalizzare i cittadini che non possono permettersi un mezzo di trasporto, a due o a quattro ruote, ultimo modello. Eppure la priorità di Giuseppe Sala e della sua giunta è cancellare l'intitolazione a un grande milanese come Silvio Berlusconi dell'aeroporto di Malpensa». Scrive la Lega in una nota. E su X il ministro dei Trasporti Matteo Salvini commenta: «Anche dopo la sua scomparsa non si fermano l’odio e il rancore nei confronti di Silvio Berlusconi, proprio dalla sua Milano»
E anche Forza Italia si è unita al coro: «Il governo andrà assolutamente avanti sull’iter di intitolazione» sottolinea il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Tullio Ferrante (FI). Anche il deputato meloniano Marco Osnato è contrario al ricorso, accusando il sindaco di Milano, di aver «sciupato l'ennesima opportunità dopo l'Agenzia europea del farmaco e tantissime altre occasioni di rilancio della città». Dall’altra parte, arriva il plauso del Pd per la decisione della giunta, attraverso il capogruppo del consiglio regionale Pierfrancesco Majorino: «L’amministrazione comunale di Milano ha compiuto una scelta importante e non scontata che sosteniamo in pieno. La giunta Sala, insieme ad altre amministrazioni comunali del territorio, non resta a guardare di fronte ad un atto grottesco e inutilmente divisivo voluto da Salvini e dal governo Meloni».
Anche il Movimento 5 Stelle accoglie con favore il ricorso: «Fin dal primo momento abbiamo contestato la scelta di intitolare l’aeroporto alla memoria di Silvio Berlusconi - dichiara la consigliera regionale Paola Pizzighini -. La questione di merito è enorme, visto quanto e per quanto a lungo la figura di Berlusconi ha diviso il nostro Paese, ma quella di metodo è paradossalmente ancor più grande. Quella contro cui ci battiamo oggi è infatti l’ennesima “salvinata” ovvero una decisione presa unilateralmente con scarso rispetto delle istituzioni e delle loro regole e con la totale noncuranza del parere dei cittadini e dei territori. Bene, quindi, che il Comune di Milano abbia deliberato di associarsi al ricorso già presentato dagli altri Comuni»