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CORTE D'APPELLO DI MILANO. Possono adottare le coppie che hanno già un figlio disabile

mercoledì 9 maggio 2012
Potranno adottare un figlio due genitori a cui l'adozione era stata negata in quanto hanno già un figlio disabile. La Corte d'Appello di Milano ha infatti riconosciuto la natura discriminatoria del decreto del Tribunale dei Minori di Milanoche aveva negato a una coppia l'idoneità all'adozione internazionale solo e unicamente perché formata da genitori diun bambino con disabilità, affetto da Sindrome di Dravet (una rara forma di epilessia).Lo rende noto la Fie (Federazione italiana epilessi) secondo la quale le argomentazioni fornite dalla coppia di ricorrenti, difesi dall'avvocato Rosa Cervellione, e dalle associazioni Ledha (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), difesa dalla professoressa Marilisa D'Amico e dall'avvocato Benedetta Liberali, ed Elo (Epilessia Lombardia) difesa dall'avvocato Marilena di Toma, "sono state accolte pienamente dalla Corteche ha affermato il principio che le decisioni della magistratura devono essere ancorate alle risultanze processuali e non conseguenza del pregiudizio dei singoli magistrati".  Per i giudici d'appello, inoltre, la decisione revocata "appare fondata su una concezione statica ed assoluta, per così dire, della disabilità come malattia, anziché come condizione risultante dall'interazione tra il disabile e tutto quanto lo circonda".  Per i genitori e le associazioni, la Corte d'Appello di Milano "ha scritto una pagina importante nel solco tracciato da molti interventi legislativi che, da anni, stanno cercando di promuovere un difficile avanzamento culturale verso il riconoscimento dei diritti in capo ad ogni persona a prescindere dalla sua condizione"."Le persone disabili in tutto il mondo sono circa 650 milioni - spiega la Fie - esse non sono soggetti menomati, ma soggetti ostacolati da una serie di barriere sociali tra le quali primeggia l'attitudine mentale a considerarli incapaci di partecipare pienamente alla vita sociale. Oggi, la speranza che attorno alla disabilità fiorisca il senso più profondo del valore della vita e della giustizia sociale è meno incerta".