Istruzione. A scuola con l'Unicef per studiare i diritti negati
Il palazzo sede del Convitto di Avellino
Il Convitto nazionale di Avellino, diretto da Maria Teresa Brigliadoro, apre le porte - o meglio accende i computer - per l’Unicef. Anche durante la didattica a distanza, le attività di docenti e studenti non si fermano. Il prossimo martedì 13 aprile infatti sarà ospite del programma Pon “Legislazione nazionale e sovranazionale per la difesa dei diritti dell’uomo” il portavoce dell’Unicef Italia, Andrea Iacomini. Il corso è stato curato dalla professoressa Angela Nardiello, supportata da un'altra docente, Irene Massaro.
Il portavoce del Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia, ente nato dopo la fine del secondo conflitto mondiale, approfondirà con gli studenti e i docenti il tema dei diritti negati dei bambini. Iacomini, giornalista abruzzese, spiegherà ai ragazzi le esperienze in Medio Oriente e in Africa vissute in prima persona, per la tutela dei diritti troppo spesso negati sin dall’infanzia a intere popolazioni. Tra le sue missioni più importanti ci sono anche quelle in Ghana, Sierra Leone, Libano, Siria, Giordania, Iraq e Kurdistan iracheno. In diverse occasioni ha visitato molti campi profughi e ha rappresentato l’Unicef nel mondo.
Il tema dei diritti negati dei bambini è purtroppo sottovalutato molto spesso perché non viene toccato con mano da tutti i cittadini del mondo. Il 15 marzo scorso si sono ricordati con dolore i dieci anni dall’inizio della terribile guerra in Siria. Dieci anni in cui a un numero incalcolabile di persone, in particolare bambini, è stato portato via il futuro a suon di bombe, colpi d’arma da fuoco e crolli di palazzi caduti sotto il peso dei prodotti della follia umana. In questi anni il resto del mondo ha cercato di intervenire ma non ha fatto abbastanza. Spesso il problema dei diritti umani negati è visto come una tematica molto lontana o quasi di poca rilevanza, ma purtroppo non è così.
È per questi motivi che il Convitto di Avellino vuole ospitare proprio Iacomini. L’ospite spiegherà agli studenti, generazioni del futuro che prenderanno il posto di chi oggi sta decidendo quali territori bombardare e quali salvare, le sofferenze e le vere problematiche quotidiane delle popolazioni dell’Est e del Sud del mondo. Al termine del percorso Pon, i ragazzi elaboreranno un dossier di documenti programmaticamente intitolato "Il nostro viaggio", con lo scopo di farsi anche essi ambasciatori Unicef "in erba", attraverso poesie ed articoli che confluiranno su Eos, giornale di istituto del Convitto "Colletta". Attivi saranno anche i canali social dell’istituto. Questa attività progettuale si inserisce all’interno di un percorso più ampio, che prevede la trattazione di tematiche quali la parità di genere, le spose bambine, la pena di morte e la mafia. Gli argomenti affrontati si concluderanno con elaborati digitali, frutto dell'operosità dei giovani partecipanti al progetto.