Migranti. Lampedusa, 9 corpi nei fondali dal 30 giugno. Si attende l'ok al recupero
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Ci sono nove cadaveri nei fondali di Lampedusa. Nove migranti senza nome, di cui almeno sette donne, affogati alla fine di giugno e dei quali nessuno sa se avranno mai una sepoltura. Almeno uno è intrappolato dentro al relitto del barcone che trasportava circa 60 persone, salpate dalla Tunisia e che per motivi da accertare si è ribaltato proprio mentre si avvicinavano i soccorsi.
A quanto trapela da diverse fonti sull’isola, non è ancora stato disposto il recupero dei corpi anche perché la profondità a cui sono adagiati, oltre 80 metri, rende complesse e costose le operazioni.“Non ho ricevuto nulla di ufficiale. Abbiamo visto delle immagini trasmesse per televisione e si parla di 9 corpi ma non abbiamo nessuna notizia dalle autorità”, spiega il sindaco Totò Martello che come molti altri sull’isola si domanda se qualche decisione verrà presa ed eventualmente quale. Per pietà, certo. Ma anche per scongiurare il pericolo che le correnti prima o poi portino i resti dei disgraziati in mezzo ai bagnanti.
Un fascicolo d'inchiesta, a carico di ignoti, è stato aperto subito dopo i fatti dalla Procura di Agrigento. A coordinarlo è il procuratore capo Luigi Patronaggio. "Alla vista delle motovedette della Guardia costiera, i migranti presenti sul barcone si sono sbilanciati - aveva spiegato il procuratore -, tanti sono finiti in mare o perché mal distribuiti sul barcone o perché hanno perso l'equilibrio. Sulle salme verrà eseguito un esame esterno direttamente a Lampedusa. E poi, se dal caso, decideremo se disporre o meno autopsia".