Come per il giorno degli innamorati o la festa del papà, adesso c'è la data per essere tutti solidali e amici: il 4 ottobre di ogni anno sarà il «giorno del dono». Il Senato ha approvato ieri con 169 voti a favore, cinque voti contrari e 23 astensioni, il
disegno di legge bipartisan che istituzionalizza il valore del dono e ricorda il valore dei sentimenti di solidarietà e amicizia
tra le persone. Il ddl passa ora all'esame della Camera. Il giorno di San Francesco, patrono d'Italia e già inidcato nel 2005 dal Parlamento come “solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni» si arricchisce dunque di un significato nuovo. Due gli articoli contenuti nel testo: il primo evoca per i cittadini «l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte donative possono recare alla crescita della società italiana». Il secondo stabilisce che in occasione del giorno del dono si possono organizzare, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, cerimonie, incontri e momenti comuni di riflessione.
Non solo doni materiali, dunque. Nessun aiuto alle industrie di cioccolatini e di peluche con un cuore rosso in mano. Il cuore dobbiamo provare a mettercelo noi. Possibilmente non un solo giorno all’anno. (Per la cronaca, il partito astenuto è la Lega Nord).