Attualità

50 anni di Avvenire. 2000 - Gerusalemme nella morsa dell'Intifada

Antonio Giorgi venerdì 24 agosto 2018

Un bambino palestinese si nasconde durante gli scontri a Khan Yunes nella Striscia di Gaza (Ansa)

A partire dalle ore zero e zero minuti di sabato 1 gennaio 2000 si temeva il patatrac, l’impazzimento dei sistemi informatici di tutto il mondo con conseguenze catastrofiche. Colpa del temuto Millennium bug, il baco del millennio, l’asserita (da alcuni) incapacità dei computer di comprendere il cambiamento di secolo, il rischio che nei meandri dei circuiti di ogni apparato il doppio zero del 2000 fosse riferito, chissà perché, al doppio zero dell’anno 1900. In realtà qualche problema qua e là ci fu, ma del tutto marginale e l’anno 2000 cominciava senza scossoni, con una scaletta di eventi che per il loro rilievo mediatico hanno seriamente impegnato gli uomini dell’informazione.

Iniziamo con una panoramica tutta italiana. Il 19 gennaio muore ad Hammamet, Tunisia, l’ex presidente del consiglio Bettino Craxi. Il 18 febbraio il Parlamento vara la legge sulla par condicio durante le campagne elettorali; nessun gruppo o partito dovrà essere privilegiato dall’informazione radiotelevisiva. Il 14 marzo viene sottoscritta un’alleanza tra la Fiat e la General Motors. Il 25 aprile la politica è scossa dalle improvvise dimissioni del governo di Massimo D’Alema. Subentrerà a Palazzo Chigi Giuliano Amato. Il 14 maggio la Lazio conquista il suo secondo scudetto. Il 23 giugno il mondo della finanza è in lutto per la scomparsa di Enrico Cuccia, l’uomo di Mediobanca. Il 3 settembre Giovanni XXIII, il Papa buono, viene proclamato beato. Poi verrà l’autunno e saranno guai. Verso la metà di ottobre si scatenano sul nord Italia piogge torrenziali che provocano allagamenti, frane, interruzioni di strade e di linee ferroviarie, con danni incalcolabili. Colpite soprattutto la Valle d’Aosta e le valli piemontesi, il Canavese, il Monferrato. Oltre ai danni materiali si devono purtroppo contare i morti, 20 solo in Valle d’Aosta. Alle operazioni di soccorso intervengono squadre di pompieri dalla contigua Francia.

Andiamo all’estero. La Grecia entra a far parte del gruppo di Schengen il 1° gennaio. In Francia (è il 1° febbraio) viene introdotta con la legge Aubry la settimana lavorativa di 35 ore. Qualcuno da noi vuole copiarla subito. In Spagna invece c’è il cambio della guardia alla Moncloa, il palazzo del governo: il Partito popolare subentra ai socialisti, José Maria Aznar è primo ministro. Hannover, nel nord della Germania, ospita dal 1° giugno l’esposizione di inizio secolo Expo 2000. A Damasco si spegne il 10 giugno l’uomo forte della Siria, Hafiz al Assad, ma il potere resta tutto in famiglia, appannaggio del figlio Bashar. Le distanze tra il nord e il centro dell’Europa si accorciano in maniera notevole il 1° luglio con l’inaugurazione del ponte stradale e ferroviario di 16 chilometri che collega Copenaghen e Malmö, Danimarca e Svezia.

A luglio, tutti morti gli occupanti di un Concorde di Air France in servizio tra Parigi e New York, che prende fuoco già in fase di decollo e si schianta al suolo in prossimità dell’abitato di Gonesse, poco oltre la fine della pista. Da allora i Concorde non voleranno più. Sciagura anche nel Mar di Barents: il 12 agosto il sottomarino nucleare russo Kursk non riesce a riemergere da un’immersione e va perduto con l’intero equipaggio. Si ipotizza un’esplosione a bordo. Dall’altro lato del mondo, a Sydney, si aprono il 15 settembre i giochi della XXVII Olimpiade; dureranno fino al 1° ottobre. Una serie di incidenti sulla spianata delle moschee a Gerusalemme innesca il 28 settembre la seconda intifada palestinese. Negli Usa, anno di presidenziali, il 7 novembre il repubblicano George W. Bush è eletto con risicatissimo margine.

Essendo il 2000 l’anno del Giubileo – oltre che della Gmg (Giornata mondiale della gioventù) a Roma – di grande rilievo sono gli eventi nel mondo cattolico. Il Papa si reca pellegrino sul Monte Sinai tra il 24 e il 26 febbraio e un mese dopo (20-26 marzo) è in Terrasanta, a Gerusalemme. Commovente il suo raccoglimento in preghiera davanti al Muro del pianto, il luogo più sacro per i fratelli ebrei, memoria dell’antico tempio. Il 13 maggio il cardinale segretario di Stato Angelo Sodano spiega a cosa si riferisse il cosiddetto terzo segreto di Fatima: all’attentato del 1981 a Giovanni Paolo II.

Probabilmente solo un Papa con il carisma di Karol Wojtyla poteva chiedere alla sua Chiesa un gesto profetico, sorprendente e inatteso come quello compiuto il 12 marzo: in quella data, nell’ambito dell’Anno Santo, si celebra la Giornata giubilare per la confessione dei peccati della Chiesa cattolica. La Chiesa, che sa di essere santa, riconosce umilmente di essere anche peccatrice, di aver peccato nel corso dei secoli e di peccare ancora oggi, e inizia il nuovo secolo e il nuovo millennio semplicemente e coraggiosamente chiedendo perdono.

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