Terremoto. La colletta di settembre nelle chiese: raccolti 16 milioni
La Cattedrale di Norcia semidistrutta (foto Siciliani)
La Cei ha messo a disposizione un contributo significativo, dai fondi dell’8×1000, per ognuna delle 26 diocesi colpite dal terremoto del Centro Italia, quindi anche fuori dal cratere del sisma.
A renderlo noto, tracciando il “quadro più ampio dell’intervento della Chiesa italiana” a favore delle popolazioni terremotate – in cui si inseriscono anche le due realizzazioni che verranno alimentate anche grazie alle risorse del concerto “Avrai” di Claudio Baglioni, a Norcia e in varie zone del territorio – è stato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che in Sala Stampa vaticana ha ricordato che la raccolta promossa in tutte le diocesi il 18 settembre pro-terremotati “ha totalizzato 16 milioni di euro, fino a questo momento”.
“Famiglie, attività produttive, centri di comunità, chiese”: queste le quattro “priorità” vincolanti per le cifre dell’8×1000 devolute alle popolazioni del Centro Italia. I due progetti finanziati anche grazie al Concerto “Avrai”, ha assicurato il vescovo, “aiuteranno a dare una spinta in avanti al lavoro che già la Cei sta facendo, con grande vantaggio del ‘ponte’ che si è creato con le realtà governative”. Il primo terremoto del 24 agosto, ha ricordato Galantino, “ha avuto primo immediato intervento da parte delle risorse dell’8×1000 gestite dalla Cei”, con un milione di euro messo a disposizione dai vescovi poche ore dopo la prima scossa. Poi è cominciata l’opera di ricognizione in presenza immediata, grazie alla rete della Caritas e poi alla visita dello stesso Galantino e del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei.
Il 30 ottobre, un altro intervento immediato: 250mila euro a disposizione di ogni diocesi toccata dal terremoto, con le quattro priorità indicate dalla presidenza. Sono solo alcuni esempi degli interventi di solidarietà resi possibile grazie alla gestione della Cei dei fondi 8×1000: nel 2015, ha riferito Galantino, sono stati 742 i progetti finanziati fuori dall’Italia, per un totale di 115 milioni di euro, e ora “sono in corso due progetti di 75 milioni”. “Quando ci chiedono ‘gli immigrati dove stanno?’ – ha detto il segretario della Cei – noi rispondiamo: lo facciamo da 20 anni. Sono 30mila gli immigrati ospitati oggi in Italia, solo nelle strutture che afferiscono direttamente alla Chiesa”.