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AMBIENTE. Zoo: Sarà un grattacielo la nuova Arca di Noè

Michela Coricelli domenica 21 novembre 2010
Nessuna gabbia, nessun recinto. Solo un enorme nido – di oltre 100 metri d’altezza – formato da un complesso intreccio di funi, cavi e reti d’acciaio. È lo zoo del futuro disegnato per la città di Buenos Aires da Hila Davidpu, Tal Gazit, Eli Gotman e Hofi Harari. Il progetto è stato presentato al concorso di architettura "Zoologico Verticale a Puerto Madero", indetto per edificare una nuova casa per gli uccelli e altri animali nella riserva ecologica Costanera Sur: un’ampia zona protetta di boschi, lagune e pascoli, non lontano dalla Casa Rosada, il palazzo del governo argentino. La torre sarebbe una sorta di grattacielo per la fauna del parco. La struttura centrale – l’anima dell’edificio – sarà rigida, ma verrà avvolta da una fitta ragnatela metallica, che trasformerà questo stravagante spazio in un luogo perfetto per la nidificazione di migliaia di uccelli: in particolare, per gli stormi migratori che ogni anno cercano rifugio nella riserva Costanera. Non sarà solo un nido: l’idea originale prevede che questo zoo verticale ospiti anche altri tipi di animali caratteristici degli ambienti lagunari della riserva. Il nome scelto per la futuristica costruzione è Eco Cliff: proprio come in una scogliera naturale, infatti, sono state disegnate varie aperture laterali per lasciare filtrare i raggi del sole, la pioggia o il vento. Le immagini virtuali della «nuova arca di Noè» (come la definisce il quotidiano Abc) sono spettacolari. Ma i visitatori come potranno raggiungere lo zoologico? Per limitare al massimo l’influenza dell’uomo sull’habitat naturale di uccelli e animali, gli architetti hanno pensato di rendere raggiungibile l’Eco Cliff solo attraverso una funivia. Una volta arrivati a bordo dell’"arca" verticale, i turisti potranno continuare la loro passeggiata, seguendo i sentieri artificiali tracciati all’interno del grattacielo. Uno degli obiettivi principali degli ideatori è l’autosufficienza e la sostenibilità ambientale dell’Eco Cliff. L’energia verrà fornita da grandi pannelli solari e l’acqua utilizzata per lo zoo sarà completamente riciclata. Gli architetti hanno ricevuto un suggerimento interessante attraverso un blog: lo zoo potrebbe utilizzare lo sterco degli uccelli come biocombustibile. Difficile non pensare alla Babele di Borges, trattandosi di un progetto così labirintico, ideato proprio per la capitale argentina. Ma resterà solo un’idea o diventerà realtà? Bisognerà attendere la decisione della giuria del concorso. L’obiettivo è ambizioso, come del resto lo è stata tutta la ristrutturazione della zona di Puerto Madero, oggi una delle aree «di maggiore prestigio, sviluppo e rivitalizzazione urbana» a Buenos Aires, secondo la compagnia Arquitectum, che ha convocato il concorso: «Dopo un grande investimento statale e un breve processo di consolidamento urbano negli anni novanta, Puerto Madero è stato trasformato, dall’obsoleto deposito di mercanzie portuarie che era, in un centro di moda, non solo per nuovi progetti immobiliari (loft e appartamenti di alto standard), ma anche come zona di hotel, boutique, ristoranti di lusso e centri commerciali di ultima generazione». La riserva ambientale Costanera Sur si trova fra Puerto Madero e il Rio de la Plata. Il nuovo zoologico – secondo le basi del concorso architettonico – dovrebbe essere «un elemento verticale» riconoscibile, «imponendo la sua presenza all’interno del profilo orizzontale della riserva», per «attrarre l’attenzione di coloro che navigano il fiume», in linea con i grattacieli residenziali costruiti negli ultimi anni a Puerto Madero. Tartarughe, coccodrilli, serpenti, pipistrelli, roditori e una lunga lista di uccelli popolano la riserva ecologica oggi. La domanda che circola in Internet – fra i tanti internauti colpiti dall’originalità dell’Eco Cliff – è semplice: riusciranno questi animali a vivere in una torre alta 100 metri? Per gli uomini sembra scontato: che in un futuro non molto lontano i grattacieli diventino sempre più numerosi pare evidente, a causa dei problemi di spazio e densità. Ma è la prima volta che viene progettata una costruzione del genere per gufi, garze, fenicotteri e falchi.