Per la prima volta nella loro storia gli Stati Uniti salgono sul trono mondiale della
pallavolo femminile. Le ragazze allenate da Karch Kiraly hanno superato domenica la Cina 3-1 grazie alla freschezza
fisica e ai muri impeccabili. Guidate alla
perfezione dal miglior pallavolista del ventesimo secolo, che
aggiunge così l'ennesima medaglia al proprio lunghissimo
palmares in cui spiccano tre ori olimpici, due nell'indoor e uno
nel beach questa volta le americane, sconfitte due volte in finale nel nel 1967 e nel 2002, non si sono fatte sfuggire la chance e si sono appuntate la medaglia più preziosa. Dopo aver spazzato in semifinale il Brasile due volte
oro olimpico, le statunitensi hanno completato il loro torneo di
alto livello ma con un paio di passi falsi, fra cui la lezione
subita mercoledì dall'Italia nella Final Six. Sostenute dalla gran parte dei 12.600 tifosi del Forum, nella partita più importante sono state impeccabili, dominando a muro (14 contro i 9 delle cinesi) e affidandosi a una stratosferica Kimberly Hill (20 punti), eletta miglior giocatrice e miglior
schiacciatrice del Mondiale per la gioia anche della Agil Novara
che l'ha ingaggiata in estate. Ha lasciato il segno anche
Christa Dietzen Harmotto con 15 punti e 7 muri, mentre le cinesi
guidate da Lang Ping, unica donna in panchina di questo
mondiale, dopo i primi due set persi, sono tornate in corsa nel
terzo soprattutto grazie a Chuniel Zeng e i suoi 20 punti,
mentre si è fermata a 15 Ting Zhu, che comunque si è aggiudicata
il titolo di top scorer del torneo.
I 31 punti di una strepitosa Valentina Diouf e la spinta dei tifosi del
Forum non sono bastati alle azzurre. Il loro Mondiale
si è chiuso a un passo dal podio ma, dopo aver trascinato fino
al tie break il Brasile due volte campione olimpico, il ct Marco
Bonitta manda un "messaggio forte" a tutti: "So che non verremo
ricordati per nulla, perché non abbiamo vinto una medaglia, ma
per noi è una grande vittoria. Nessuna di queste squadre top che
hanno vinto Olimpiadi, Mondiali, Europei, ci ha messo i piedi in
testa. E questo per me è un risultato. Abbiamo lottato con tutti
e siamo la prima squadra europea. Questa è la nostra vittoria e
ce la teniamo stretta".
Vittoria indiscussa quella dell'audience: partite in sordina su Raisport leazzurre hanno conquistato Raidue e battuto lo straspotere del calcio in tv, superando anche la nazionale di Conte che giocava in contemporanea. Una bella lezione di sport. Mentre il sottosegretario Graziano Delrio si complimenta con
il presidente della Federvolley Carlo Magri, con il ct e la
squadra, c'è chi come Monica De Gennaro esce dal campo in
lacrime, chi come Valentina Diouf si guarda intorno con
l'amarezza di aver perso quella che poteva diventare la migliore
partita della sua carriera. "Non lo è stata solo perché ho perso
- si è rammaricata la ventunenne milanese di mamma italiana e
papà senegalese - Ce l'ho messa tutta, di più non potevo fare.
È stato un Mondiale molto bello, non siamo il calcio ma stiamo prendendo piede".
Soprannominata fiocco di neve perché atterra leggera dopo i
salti, Diouf pur partendo dalla panchina con lucidità e potenza ha
rimesso in corsa le azzurre dopo due set di resistenza passiva
al Brasile. Finalmente nel terzo le sue martellate non sono
rimaste isolate: Caterina Bosetti e Antonella Del Core hanno
dato un contributo, che sommato agli errori delle brasiliane
hanno tenuto aperta una partita via via sempre più spettacolare. Ma negli ultimi 15 minuti, complice anche un quarto
tocco brasiliano ignorato dagli arbitri e una Sheilla da 21
punti, un nuovo black out ha paralizzato la squadra di Bonitta e
la medaglia è sfumata, come nella finalina del 2006.
"Adesso dobbiamo pensare ai prossimi due anni, abbiamo
qualche giocatrice un pò esperta, bisogna valutare cosa è
meglio - ha aggiunto il ct - Non ho pensato a chi aveva 30, 35 o
20 anni, ma al bene della squadra. Ora il futuro è diverso. Rio
è il nostro obiettivo, quindi sarà un'Italia più giovane
probabilmente".