Agorà

GP di Montecarlo, Rosberg in pole

Paolo Ciccarone sabato 24 maggio 2014
Il dubbio è se lo ha fatto apposta e (nel caso) se ne è valsa la pena. Nico Rosberg ha centrato la pole position in vista del GP di Montecarlo di domenica 25 maggio per appena 59 millesimi sul compagno Hamilton, ma a far discutere è l’uscita di pista all’ultimo giro, che ha fatto finire nella via di fuga del Mirabeau la Mercedes del tedesco, tanto da far tornare alla mente la manovra identica di Michael Schumacher nel 2006. Stessa pista e situazioni analoghe. Rosberg segna il giro più veloce, va fuori, escono le bandiere gialle e tutti devono rallentare (compreso Hamilton alle prese con l’ultimo tentativo per fare il miglior tempo), assicurandosi di fatto il primato. Nel 2006 Michael fu penalizzato e partì ultimo: ieri Rosberg è finito sotto indagine, ma i commissari Fia hanno poi confermato il rtisultato della pista. «Stavo tirando perché Hamilton aveva migliorato ancora. Ho sbagliato la frenata e sono finito fuori, non so chi fosse dietro», si giustifica Rosberg. «Meglio non fare commenti», replica Hamilton. Di sicuro l’episodio segna lo spartiacque nella Mercedes. Dopo quattro pole e vittorie di Hamilton, uno come Rosberg doveva dare un segno di vita e dopo che alla vigilia Lewis aveva detto che la differenza con Nico era che «lui è nato ricco e viziato». Una bella bordata per un compagno di squadra che si conosce da una quindicina d’anni, da quando insieme correvano nella stessa formazione nei kart. Ora che in ballo c’è un titolo mondiale, le divisioni in famiglia cominciano a emergere: «Nessun problema - dice Lauda, numero 1 di Mercedes - è normale che combattano e che siano da stimolo uno con l’altro». La Red Bull è la prima delle inseguitrici con Ricciardo e Vettel, e subito dietro partiranno le due Ferrari di Alonso e Raikkonen. Mentre il dt della rossa, James Allison ammette che il problema è il telaio «Mercedes e Red Bull meglio di noi», alla Red Bull, ma anche alla Toro Rosso, hanno messo a segno le modifiche portate venerdì notte. In ogni caso, secondo Alonso se non pioverà, è tutto già scritto: «Sarà importante superare almeno una Red Bull e stare tranquilli fino alla fine, la prima parte con gomme consumate sarà dura, quelle a mescola morbida non garantiscono resistenza, se poi dovesse piovere è imperativo sopravvivere fino alla fine senza errori, di sicuro allora ci sarà un risultato positivo, altrimenti…».