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L'evento. Vent'anni "Con il cuore". Assisi canta per gli ultimi

Enzo Fortunato venerdì 10 giugno 2022

Rai 1 trasmetterà stasera alle 21.25 “Con il cuore - Nel nome di Francesco” in diretta dal piazzale della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi.

Questa sera alle 21.25 in diretta su Rai1 e Radio1 dal Piazzale antistante la Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi, Carlo Conti con la partecipazione di Francesco Gabbani, Malika Ayane, Nek e con Albano e Raoul Bova, conduce la serata benefica di solidarietà dei Frati del Sacro Convento di Assisi, che da 20 anni aiuta e sostiene chi soffre e chi si trova in difficoltà. Con il cuore - nel nome di Francesco. Il programma andrà in onda in replica domenica 12 Giugno alle 16,10 sempre su Rai1 mentre su RaiPlay andrà in onda sia la diretta streaming sia la puntata dopo la trasmissione. Collegamenti e testimonianze con i frati a Kiev che racconteranno come sostengono la popolazione civile durante la guerra. Presenti tra gli altri con le loro testimonianze il direttore di Rai 1, Stefano Coletta e il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Giunto alla XX edizione l’evento di solidarietà Con il cuore nel nome di Francesco, è promosso dai Frati del Sacro Convento di Assisi con il coordinamento di Padre Enzo Fortunato che, nello scritto qui sotto, ci testimonia il valore del ventennale di questa iniziativa benefica. È possibile donare inviando un sms o chiamando da rete fissa al 45515. Tra i progetti benefici le mense francescane in Italia e il sostegno alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Per maggiori informazioni www.conilcuore.info. Sarà possibile sostenere la campagna raccolta fondi di per le iniziative dei francescani fino al 31 luglio, donando 2 euro al 45515 con un sms da cellulare oppure donando 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa.

Il primo biografo di Francesco, Tommaso da Celano, racconta che, ancora molto giovane, il Santo si imbatté in un povero. E così si rivolse a un compagno: «Fratello, dobbiamo restituire il mantello a questo poveretto, perché è suo. Noi l’abbiamo avuto in prestito fino a quando non ci capitasse di incontrare uno più povero». Ecco, se dovessi dare una definizione di solidarietà non troverei luogo migliore che in questo gesto – così semplice e disarmante – e nelle parole che lo accompagnano. Nulla per l’essere umano, qui interpellato francescanamente come «fratello», può essere considerato solo proprio e appena individuale. È solo l’incontro con l’altro, con il prossimo più povero, a rivelarci che la natura profonda di ciò che ci è proprio è nell’essere un “prestito”. Così Francesco dona il “suo” mantello, anticipando quella spoliazione definitiva dinanzi al padre che lo ha generato che lo consegnerà del tutto nudo a Dio, Padre del Creato e che lo ha creato.

Sempre sul cammino aperto dal Santo di Assisi, nell’enciclica Fratelli tutti, papa Francesco ci ha mostrato uno sviluppo dell’idea di solidarietà in un significato più esteso e illuminato dalla caritas cristiana. Si dà un modo di esercitare la carità che non si dirige immediatamente da una persona all’altra. Se è vero che carità è «stare vicino a una persona che soffre», pure è carità «tutto ciò che si fa, anche senza avere un contatto diretto con quella persona, per modificare le condizioni sociali che provocano la sua sofferenza». Si può aiutare un anziano ad attraversare un fiume, ma si può anche – per lui e per altri – costruire un ponte. Si può dare da mangiare a qualcuno, ma si possono creare – per lui e per altri – le condizioni per studiare e trovare un posto di lavoro. Qui papa Francesco incrocia le esperienze e le teorie di AI martya Sen e Martha Nussbaum sulla creazione delle «human capabilities» alla base di uno sviluppo equo, solidale e sostenibile. Ma a ognuno di noi sono date diverse possibilità di contribuire a questa «social catena ». Ognuno di noi può supportare la creazione di strutture organizzative e sociali che favoriscano la diffusione e l’efficacia del bene. Ed è la missione che, ormai da venti anni a questa parte, viene onorata dalla re- te solidale francescana. Possiamo continuare sostenerla e a farla crescere, con un piccolo gesto: inviando un messaggio al 45515. Così anche noi restituiamo un mantello ai nostri fratelli più poveri, vicini e lontani. Con il cuore. E nel nome di Francesco.

Ha ragione il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni quando dice che «in questi vent’anni di missioni francescane in Italia e nel mondo, noi frati di Assisi, sulle orme di Francesco portiamo una carezza che lenisca le sofferenze degli emarginati». Ogni anno i Frati Francescani organizzano una maratona di beneficenza e chiedono, a tutti gli uomini di buona volontà, un aiuto per le persone più disagiate e bisognose. Quest’anno l’intento solidale è sia quello di aiutare le mense francescane operanti in Italia, le famiglie italiane in difficoltà, i progetti delle missioni francescane operanti in tutti i continenti e di inviare tutti gli aiuti umanitari possibili ai civili colpiti dalla guerra in Ucraina. A fianco dell’iniziativa francescana, come ogni anno, c’è il prezioso supporto della Rai che trasmette in diretta Con il cuore – Nel nome di Francesco, un evento che negli anni si è trasformato in un appuntamento imperdibile per milioni di italiani. Immersi in un’atmosfera francescana Carlo Conti insieme e tutto il cast presente darà luogo ad un eccezionale evento, una serata unica di musica, racconto e solidarietà. Tutti grandi artisti che si esibiranno con generosità, dal vivo con le loro band, a sostegno della raccolta fondi. La serata che unisce spettacolo, cultura e spiritualità vedrà anche la partecipazione di tanti testimoni di solidarietà e fraternità civile, medica e religiosa. Questo è possibile grazie allo spirito di Francesco, capace oggi più che mai di parlare al cuore degli uomini superando qualsiasi barriera.