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L'inserto. Venerdì 8 novembre "Gutenberg" indaga le tentazioni dell'IA

Edoardo Castagna giovedì 7 novembre 2024

La copertina di "Gutenberg" n. 5, 8 ottobre 2024

Come spesso accade all’apparire di una nuova tecnologia, anche l’intelligenza artificiale da un lato affascina per le potenzialità che dischiude, dall’altro spaventa per i rischi che porta con sé. La riflessione etica e teologica affronta questo scenario, con l’obiettivo di tenere sempre ferma la centralità della persona umana. "Gutenberg", l'inserto culturale di "Avvenire", prende di petto la questione nel suo nuovo numero, in edicola venerdì 8 novembre, impostando la questione con la riflessione di Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ricorda che l'IA è uno strumento e quindi, come ogni strumento tecnologico, deve rispondere al compito di coltivare la terra che Dio ha assegnato all'uomo.

Steven Umbrello, managing director dell'Institut for Ethics and Emerging Technologies dell'Università di Torino, analizza il pensiero dei profeti della cosiddetta immortalità digitale, a partire da Ray Kurzwell, mostrandone i limiti di ottimismo e materialismo; Francesco Tomatis presenta invece le ultime riflessioni sul tema dell'IA di Carlo Sini, decano dei filosofi italiani, che rimarca come l'uomo sia al tempo stesso artificiale per natura e naturale per cultura. E, soprattutto, sempre relazionale.

La copertina di "Gutenberg" n. 5, 8 ottobre 2024 - -

"Gutenberg" raccoglie poi le voci di alcuni dei massimi pensatori su IA e dintorni del panorama internazionale: il filosofo Cosimo Accoto, del MIT, che ci invita a gestire le nuove opportunità anche se queste sfidano le prerogative primarie dell'umano; la linguista Naomi Susan Baron, dell'Università di Washington, ci spiega perché tendiamo a fidarci tanto facilmente delle macchine; il filosofo Luciano Floridi (Yale) invita a preservare la dimensione umana in preparazione all'impatto sulla conoscenza, in particolare mediatica, dell'IA, che sarà immenso.

La ricca sezione "Percorsi" si muove tra la fotografia di Ferdinando Scianna, in mostra a Milano, il rapporto tra genitori e figli, al centro del romanzo di Angelo Ferracuti e del film Supereroi di Stefano Chiantini, il crescente interesse per l'opera di Edvard Munch, dal museo interamente dedicato a lui a Oslo e la mostra in corso a Milano, e alla scoperta di Vienna, con la nuova edizione dell'opera di Hilde Spiel e l'ultimo saggio di Franco Cardini.