CALCIO - QUALIFICAZIONI BRASILE 2014. Sogno o son Destro? Azzurri, che fatica
lL monologo produce più prosa che poesia, ma l’Italia nel risultato non stecca e per un timido sorriso di fine estate ce n’è abbastanza. Gli azzurri dovevano strapazzare Malta dopo il 2-2 in Bulgaria, invece l’hanno solamente battuta con un pallido 2-0. Davvero pochino. Così nessuno esulta, nemmeno Cesare Prandelli che sta cercando di ricamare un gruppo da spedire tra due anni in Brasile, e prima ancora davanti allo specchio. Il raddoppio nel finale di Peluso dopo il gol di Destro contro avversari non di peso: aggrappiamoci allora a qualche prelibata conferma. C’è infatti la qualità di Marchisio, uomo degli assist a grappoli, compreso quello che ha mandato in rete Destro al 5’ con il giallorosso sul filo del fuorigioco. Non male nemmeno la coppia tutta muscoli e centimetri Osvaldo-Destro: fa le cose per bene, ne sarà felice anche la Roma. Malta (al 139° posto nel ranking Fifa) non è la Bulgaria, però nei massimi sistemi a Modena si registra un’Italia senza artigli, certo, ma più compatta. La squadra di Prandelli che a 15 mesi di distanza torna nella città emiliana, è un po’ meno Juve rispetto alla trasferta di Sofia. I bianconeri stavolta sono 5 e non 7. Diamanti nella ripresa è stato sostituito dal debuttante Lorenzo Insigne (buona la prima). Sullo sfondo c’era e c’è ancora il bonario diktat di Cesare Prandelli che d’ora in poi ha vietato ai suoi ragazzi il buon vecchio “palla lunga e pedalare”. Ma con Malta i fraseggi corti non hanno espresso champagne e qualità, e ci si mette anche la storia a fare un tackle all’ottimismo. Con gli isolani in casa gli azzurri hanno sempre vinto con 5 reti di scarto. Ieri meglio di oggi insomma, aspettando doverosamente il domani. Da ricordare una violenta punizione di Diamanti, la sortita di Marchisio nella ripresa e l’occasione di Pazzini subentrato nel secondo tempo. Finisce 2-0 e per Prandelli è sempre cantiere.