Chiunque abbia mai guidato una macchina in una città italiana, sa che uno dei problemi più grandi riguarda il parcheggio.
A ben vedere, i problemi sono due: trovarlo e, se richiesto, come pagarlo.Partiamo dal fondo. Per rendere più semplice il pagamento della sosta, molte città italiane ed estere, hanno implementato la possibilità di farlo utilizzando il proprio telefono cellulare, tramite sms. L’operazione è un po’ macchinosa – occorre iscriversi, caricare un credito, attendere l’arrivo a casa di una speciale vetrofania da attaccare al vetro dell’auto eccetera – ed è limitata ad una macchina per utente. Ma il futuro va sicuramente in questa direzione. I telefonini saranno sempre più anche portafogli elettronici coi quali pagheremo parcheggi, cinema e quant’altro.Risolto (in parte) il modo per pagare il parcheggio, resta l’altro problema: come si fa a non perdere tempo prezioso nel cercarlo? La questione non è solo personale, cioè di ogni singolo guidatore, ma anche collettiva. Secondo gli esperti, infatti, circa un terzo delle auto in movimento in ogni città è alla ricerca di un parcheggio.
Alla società Streetline, che da anni offre soluzioni hardware e software per il parcheggio intelligente, hanno inventato un’applicazione per smartphone chiamata Parker.Per ora è stata testata a Cleveland, Los Angeles, Washington, New York, ma anche a Birmingham e Manchester nel Regno Unito.
Il guidatore, dopo averla scaricata gratuitamente, ha a disposizione un database con 24.000 garage, parcheggi o aree di sosta. Grazie alla geolocalizzazione presente sui cellulari più evoluti, lanciando l’applicazione il guidatore saprà in tempo reale dove c’è il parcheggio disponibile più vicino a lui e, ovviamnete, potrà pagarlo sempre usando Parker.Così, i tempi di attesa si riducono al minimo, non si perde tempo nel cercare un posto e l’umore generale – oltre che il traffico - migliora.