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Guerra in Europa. Ucraina, i russi avanzano. Ma Putin rimuove il ministro della difesa

Redazione Esteri lunedì 13 maggio 2024

Continua l'avanzata delle truppe russe verso la città di Kharkiv nel nord-est dell'Ucraina

Il presidente Vladimir Putin cambia i vertici del mistero della difesa mentre le truppe russe, senza sosta, continuano la loro offensiva in Ucraina lungo tutta la linea del fronte. A Nord le armate di Mosca assieme alle milizie separatisti filo russe dell'oblast di Luhansk si stanno aprendo un varco fra le linee ucraine per puntare verso la città Kharkiv per poi stringerla d'assedio. La presa di questo centro è strategica per Mosca per consolidare le conquistate territoriali in Ucraina: già nel 2022 i russi cercarono, invano, di conquistare la seconda città dell'Ucraina.

Da stamattina all'alba è tornato caldissimo anche il fronte sud-est dell'Ucraina, dove sono in corso violenti combattimenti. I soldati di Mosca hanno attaccato infatti la città di Selydove, nella regione orientale ucraina di Donetsk, con missili S-300. Lo ha riferito l'amministrazione militare della città su Facebook, riferisce Ukrinform.

«Verso l'una e venti, le truppe russe hanno bombardato la città di Selydove con missili S-300. Il bombardamento ha danneggiato edifici residenziali a più piani e un istituto scolastico», si legge nel post. Le autorità cittadine hanno affermato che non ci sono state vittime. Invece, una persona è morta e altre due sono rimaste ferite negli attacchi russi di domenica 12 maggio sulla regione ucraina orientale di Sumy, ha riferito l'amministrazione militare dell'oblast citata dai media locali. La città più colpita è stata quella di Bilopillia. Intanto, le autorità di Mosca affermano che le forze di difesa aerea hanno abbattuto stanotte otto droni ucraini sulla regione russa di Kursk e diversi altri su quella di Belgorod. L'agenzia di stampa Tass riferisce, citando fonti ministeriali russe, di un bilancio di "15 morti e 17 persone tratte in salvo" a causa del crollo parziale di un condominio residenziale di 10 piani nella città russa sudoccidentale di Belgorod, colpita da un attacco ucraino. L'Ucraina ha invece dichiarato di aver colpito un terminale petrolifero e una sottostazione elettrica rispettivamente nelle regioni di Belgorod e Lipetsk, nella Russia occidentale non lontano dal confine ucraino.

Intanto più di 30 località sono sotto il fuoco russo e quasi 6.000 residenti sono stati evacuati, secondo il governatore regionale. "Più di 30 località nella regione di Kharkiv sono state colpite dall'artiglieria nemica e dai colpi di mortaio", ha scritto Oleg Synegoubov sui social network.

Ma sempre nella giornata di domenica 12 maggio, un terremoto inaspettato ha scosso il sistema dell'apparato militare e della sicurezza russo, mentre le forze di Mosca stavano guadagnando terreno sul campo di battaglia in Ucraina. Il presidente Putin ha deciso di sostituire alla guida del ministero della Difesa Serghei Shoigu, in carica da 12 anni, con un civile, Andrei Belousov. Shoigu passa a dirigere il Consiglio di Sicurezza nazionale prendendo il posto di Nikolai Patrushev, che viene rimosso senza per il momento che vi sia alcuna indicazione su un suo futuro ruolo. Mentre resta al suo posto il settantaquattrenne ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che guida la diplomazia russa da ben 20 anni.


L'ex ministro della difesa russo Sergei Shoigu - Ansa

Il governo guidato dal primo ministro Mikhail Mishustin si era dimesso, come vuole la Costituzione, dopo il giuramento di Putin per il suo quinto mandato, il 7 maggio, in seguito alle elezioni presidenziali di metà marzo che lo avevano visto riconfermato alla guida del Cremlino con un voto plebiscitario di oltre l'87%. Soltanto due giorni fa il presidente aveva riconfermato nella carica di premier lo stesso Mishustin, con una decisione che era stata interpretata dalla maggior parte degli osservatori come un segnale di continuità in un momento estremamente delicato nella vita del Paese, alle prese con un conflitto che ormai dura da oltre due anni. Il governo di Mishustin ha "fatto molto" in "condizioni difficili", aveva detto Putin.

Il quale, poco prima del giuramento, aveva incontrato il gabinetto affermando che l'esperienza di molti dei ministri uscenti sarebbe stata ancora necessaria nel prossimo esecutivo. Evidentemente, però, l'assicurazione non valeva per Shoigu. Anche se la sua posizione era sembrata vacillare recentemente con l'arresto di un suo vice, Timur Ivanov, a lui molto vicino, accusato di episodi di corruzione per un totale di oltre un miliardo di rubli (10 milioni di euro). In quella occasione fonti del Moscow Times dissero di vedere nell'arresto di Ivanov un segnale del "declino dello status del ministro Shoigu" e della "crescente influenza dei servizi di sicurezza".