Al via la campagna delle tv locali promossa dall'associazione Aeranti-Corallo per protestare contro il rischio oscuramento e chiusura delle emittenti del territorio. Più di trecentomila spot saranno trasmessi dalle stazioni del territorio in tutta Italia. L'iniziativa vuole fare conoscere all’opinione pubblica il pericolo black-out per 144 reti televisive locali che a breve dovranno restituire le frequenze su cui trasmettono perché creano interferenze e disturbi alle televisioni oltre confine. Canali che le tv locali italiane si sono viste assegnare dallo Stato nel 2012 per venti anni e che adesso devono "riconsegnare" sulla base di quanto deciso a livello europeo. Inevitabili le ripercussioni sia per il pluralismo informativo, sia sul piano occupazionale.
Lo spot evidenzia anche altre criticità che riguardano il settore. Un nodo scoperto è quello della nuova definizione, da parte dell’Agcom, dei criteri per la determinazione dei canoni dovuti per essere operatore di rete televisivo. Le decisioni prese dall'autorità comportano un enorme aumento degli importi dovuti dalle tv locali mentre diminuiscono quelli a carico delle reti nazionali.
Inoltre le stazioni locali puntano il dito anche contro l'emendamento proposto dall'esecutivo Renzi nella Legge di Stabilità 2015, che rimette ancora una volta in discussione le numerazioni del telecomando. Lo spot termina con una chiara richiesta: “Il Governo deve decidere se vuole ancora le tv locali”.