Tokyo 2020. Longo Borghini, Giuffrida e Zanni: è un triplo bronzo azzurro
Elisa Longo Borghini (a destra), terza sul podio della gara in linea di ciclismo
Due medaglie al femminile e una al maschile, tutte di bronzo, splendide sensazioni e tante belle parole, insieme a qualche rammarico: si chiude così la seconda giornata olimpica per i colori azzurri. I podi italiani arrivano grazie a Elisa Longo Borghini nel ciclismo, Odette Giuffrida nel judo, e Mirko Zanni nel sollevamento pesi che portano a 5 le medaglie italiane dopo l’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo e l’argento di Luigi Samele nella sciabola. Delude un po' invece la scherma, dove Alice Volpi (fioretto) e Andrea Santarelli (spada) non riescono salire sul podio.
Elisa Longo Borghini, 29 anni, piemontese di Verbania, va a conquistarsi il terzo posto della prova in linea ripetendo lo stesso risultato che aveva centrato cinque anni fa ai Giochi di Rio. Una gara stranissima, vinta a sorpresa dall’austriaca Anna Kisenhofer che era andata in fuga insieme ad altre quattro atlete fin dal primo chilometro dei 137 previsti del circuito alle pendici del monte Fuji. Medaglia d’argento per l’olandese Van Vleuten che taglia il traguardo esultando come se avesse vinto: alle Olimpiadi infatti le comunicazioni via radio con l’ammiraglia durante le corse sono vietate.
Terza dunque Elisa Longo Borghini, figlia di Guidina Dal Sasso, tre volte oro alle Olimpiadi Invernali nel fondo (1984, 1988 e 1994): “Ho corso con le persone che amo nel cuore…”, ha spiegato alla fine. E’ questa la forza, e probabilmente anche la ragione migliore per costruire una medaglia.
Ottima conferma anche per Odette Giuffrida, 26 anni, dopo l'argento di Rio 2016. La romana vince il bronzo nel judo (categoria -52 kg) battendo nella finale per il terzo posto l'ungherese Pupp Reka, dopo un incontro in cui nessuna delle due atlete ha prevalso nei quattro minuti del tempo regolamentari. Al "golden score", i supplementari del judo, la Giuffrida è riuscita ad atterrare la rivale. Cresciuta nella palestra Talenti Sporting nel quartiere di Montesacro, Odette è salita sul tatami già a sei anni seguendo l'esempio del fratello Salvatore. Fa parte della squadra dell'Esercito, è molto credente tanto da definirsi "atleta di Cristo". Odette non ha nascosto un pizzico di rammarico al termine della sua prova: "Speravo nell’oro, ma lo prenderò a Parigi ai prossimi Giochi. Ringrazio Dio per la forza e la gioia che mi dà". Medaglia di bronzo che la judoka romana dedica "a mio nonno, che ho appena videochiamato: mi aveva detto di portargli una medaglia, di qualsiasi colore, e che a dipingerla d'oro ci avrebbe pensato lui".
La gioia di Mirko Zanni dopo lo strappo di 177 kg - Ansa
Infine Mirko Zanni, che si presentava a Tokyo senza i favori del pronostico, ma che ha saputo cogliere l'occasione. Nato a Pordenone 23 anni fa, nel suo palmares c'è anche un argento europeo, un bronzo ai Giochi del Mediterraneo; un bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili; un titolo europeo U23. La sua medaglia di bronzo nel sollevamento pesi, categoria 67 kg., è arrivata proprio all'ultimo strappo. L'azzurro alza complessivamente 322 kg, nuovo record italiano. A vincere è il cinese Chen (332 kg), davanti al colombiano Mosquera Lozano (331). Quello di Zanni è un podio storico per l'Italia: l'ultimo ai Giochi era stato quello di Norberto Oberburger, che a Los Angeles 1984, complice anche il boicottaggio dei paesi dell'Est, aveva conquistato l'oro.
Da tiro a volo e scherma le speranze di oggi
Oggi a Tokyo si prospetta un’altra giornata ricca di possibili medaglie azzurre. Le probabilità maggiori riguardano il tiro a volo: l’Italia parte con grandi ambizioni sia nello skeet femminile, con due campionesse olimpiche come Chiara Cainero e Diana Bacosi, sia nello skeet maschile che vedrà in gara il detentore del titolo Gabriele Rossetti e soprattutto l’emergente Tammaro Cassandro, capace di prestazioni straordinarie. Scherma ancora grande protagonista con il fioretto maschile dove gli azzurri sono tra i favoriti, mentre proveranno a sorprendere le azzurre della sciabola. Nel taekwondo caleremo l’asso Simone Alessio nei -80 kg, atleta di classe che può rivaleggiare alla pari con chiunque. Attenzione poi all’imprevedibile Fabio Basile nei -73 kg del judo: ripetere l’oro di Rio 2016 in una differente categoria di peso non sarà comunque semplice. Italia protagonista nel nuoto anche con Nicolò Martinenghi (100 rana) e la staffetta maschile 4×100 sl.