Archeologia. Terra Santa: scoperta una chiesa dell'VIII secolo presso il Monte Tabor
Veduta area dell'area di scavo a Kfar Kama, in Galilea, con la chiesa a tre absidi recentemente ritrovata
Una chiesa di epoca bizantina, risalente all'VIII secolo, è stata trovata nel villaggio di Kfar Kama, in Galilea, a dieci chilometri dal Monte Tabor. La scoperta è stata effettuata grazia alla collaborazione tra l’Autorità israeliana per le antichità (Aia) e l’Istituto universitario Kinneret (Kinneret Academic College).
L'edificio misurava 12 metri di larghezza per 36 di lunghezza, presentava una corte, un nartece per i catecumeni e quindi una chiesa a tre navate e tre absidi - fatto raro perché a quell'epoca le chiese della zona presentano di norma una sola abside. Le navate erano pavimentate con mosaici: le tracce emerse testimoniano decorazioni policrome a motivi geometrici e floreali blu, neri e rossi. Tra i reperti rinvenuti c'è inoltre un piccolo reliquiario costituito da una scatola in pietra.
A Kfar Kama all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso era stata scoperta una piccola chiesa con due cappelle, molto probabilmente risalente alla prima metà del VI secolo. Secondo il professor Moti Aviam, dell’Istituto Kinneret, doveva trattarsi della chiesa del villaggio, mentre l’edificio sacro appena scoperto doveva far parte di un monastero posto ai margini del nucleo abitato.
Il nuovo ritrovamento evidenzia l’importanza del sito cristiano di Kfar Kama in epoca bizantina. Alcuni archeologici, in passato, hanno ipotizzato che l’attuale centro urbano potesse coincidere con l’antica Helenopolis, fondata dall’imperatore Costantino in onore della madre Elena. Un’altra ipotesi, invece, localizza Helenopolis nel vicino villaggio di Daburiyya.