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A Gerusalemme. Terra sancta museum, le origini del cristianesimo

giovedì 13 marzo 2014
Un museo per raccontare le radici del cristianesimo e illustrare la storia e l a conservazione dei luoghi santi. Ce n'é solo uno al mondo e sarà aperto al pubblico l'anno prossimo. Si tratta del Terra Santa Museum, a Gerusalemme. Ne scrive l'Osservatore romano, spiegando che si tratta di un'esposizione permanente "per scoprire la storia di questa terra straordinaria in cui da millenni s'intrecciano, in modo stupefacente, i destini di molti popoli che convivono nei luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteiste". Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi ai consoli di Gerusalemme e alle varie delegazioni da padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa. Terra Sancta Museum sarà diviso in due sedi, nella città vecchia di Gerusalemme: il Convento della Flagellazione e il Convento di San Salvatore, due costruzioni ottocentesche, con alcune parti molto antiche, romane e bizantine, e medioevali del periodo crociato, poco distanti tra loro e vicine alle principali mete di pellegrinaggio e turistiche di Gerusalemme (la Spianata delle Moschee, il Muro del Pianto, la partenza della Via Crucis e il Santo Sepolcro). Coprirà una superficie espositiva di 2.573 metri quadrati e sarà composto da tre aree museali: archeologica, multimediale e storica. «La storia della Cristianità e la storia dei francescani da otto secoli custodi dei luoghi santi - ha detto Pizzaballa nel corso della presentazione del progetto - costituiscono un patrimonio che è parte della storia di questa terra, ma anche di tutti i Paesi che hanno sempre mantenuto un forte legame con Gerusalemme e la Terra Santa. Oltre ad avere, certamente, un significato fondamentale per tutti i cristiani del mondo». Ad ascoltare le parole del Custode Pizzaballa e ad ammirare alcuni dei preziosissimi oggetti, era presente, tra gli altri, il nunzio apostolico in Israele e Cipro, arcivescovo Giuseppe Lazzarotto.