Tennis. Jannik Sinner trionfa a Sofia e vince il suo primo torneo ATP
Jannick Sinner con il trofeo Atp conquistato a Sofia, in Bulgaria
Jannik Sinner conquista il primo titolo Atp della carriera trionfando nel torneo 250 di Sofia (veloce indoor, montepremi 325.615 euro). L'altoatesino, numero 44 del mondo, ha sconfitto il canadese Vasek Pospisil, numero 74 del ranking Atp, con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-6 (7-3) in due ore e 15 minuti. Sinner a 19 anni diventa il tennista italiano più giovane a vincere un titolo del circuito maggiore dell'Atp.
Non solo. Sul veloce indoor dell'Arena Armeec Jannik, Sinner è il primo 2001 a raggiungere una finale nel Tour, e battendo al tie-break del 3° set il canadese Pospisil vola fra i primi 40 del mondo, fino alla 37esima posizione. A un anno dal trionfo a Milano nel Next Gen, il talento di Sesto Pusteri conquista il primo titolo della sua carriera nel circuito maggiore a 19 anni e 3 mesi. L'altoatesino supera così Claudio Pistolesi, che nel 1987 sulla terra rossa di Bari, all'età di 19 anni e 7 mesi, si aggiudicò il suo primo, ed unico, torneo Atp.
«Rigrazio il mio team che mi sta supportando in tutto e per tutto, dentro e fuori dal campo di allenamento - ha detto SInner dopo la vittoria - Non smettete mai di farlo, sono veramente contento di essere qui e dividere con voi questa gioia per il lavoro che abbiamo fatto insieme. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto in modo che ci giocasse in maniera regolare. Spero di poter tornare anche il prossimo anno».
"Jannik ha dimostrato una volta di più le sue grandissime qualità. È un predestinato, un giocatore che non ha limiti e che presto vedremo al top". Il capitano azzurro di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, esalta Jannik Sinner dopo il successo nel torneo di Sofia, primo titolo Atp della carriera a 19 anni. "Ha una capacità straordinaria di stare in campo contro qualunque tipo di avversario, come dimostrato al Roland Garros con Nadal, nonostante la sua giovane età -sottolinea Barazzutti all'Adnkronos-. Ha colpi di altissimo livello in tutti i fondamentali ma allo stesso tempo grandissimi margini di miglioramento. Il futuro per lui e per la nostra nazionale di Davis è senz'altro roseo".