Musica. Targhe Tenco, trionfano Brunori Sas e Tosca
La cantante Tosca, premiata con due Targhe Teco 2020
Brunori Sas, Tosca, Paolo Jannacci, Nuova Compagnia di Canto Popolare e i progetti Note di Viaggio – Capitolo 1 sono i vincitori delle Targhe Tenco 2020. Il cantautore calabrese Brunori Sas si aggiudica il Tenco con l'album Cip! (Island Records, Universal Music Italia). Ho amato tutto cantata da Tosca e scritta da Pietro Cantarelli (Leave Music/Officina teatrale distr. Sony Music Italy) è la miglior canzone singola mentre Tosca si aggiuduca la doppietta come miglior interprete per l'album Morabeza. Per la sezione “Opera Prima” il massimo riconoscimento a Paolo Jannacci con Canterò (Ala Bianca Group). Targa miglior album in dialetto a Nuova Compagnia di Canto Popolare per Napoli 1534. Tra moresche e villanelle (Squilibri editore). Miglior album collettivo a progetto hanno ottenuto ex aequo maggiori consensi: Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti… (BMG Rights Management, distr. Universal Music Italia) e Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero (Squilibri editore).
Con la vittoria di due Targhe Tenco (miglior canzone singola e miglior interprete di canzoni) Tosca entra in un club riservato a pochissimi artisti italiani che sono riusciti a mettere a segno una doppietta in quello che è il premio più tecnico della musica italiana, assegnato da una giuria composta da giornalisti e esperti musical. Felicissima la cantante: «E' una soddisfazione incredibile perché i premi sono per un disco e per una canzone che rappresentano la mia maturità, il mio modo di essere artista, per cui ho impiegato ventiquattro anni di duro lavoro, di studio certosino sulla contaminazione, sulla conoscenza, sulla ricerca. Questi due riconoscimenti sono il frutto del lavoro di tutti questi anni».
Soddisfatto anche Paolo Jannacci al suo esordio come cantante: «Questo è il mio primo disco da cantante solista ed oltre a volervi bene e cercare quindi di realizzare un disco come potrebbe farlo il top producer mondiale, ho ascoltato tutti gli amici che mi vogliono bene e che hanno idee diametralmente opposte, diverse - ha spiegato Paolo Jannacci - così ti perdi. E non finisci mai. Ho provato a mettere in sintonia tre generazioni diverse: quella di mio padre, la mia (dei Silvestri, Gazzè) e quella di oggi dei ragazzi legati
all'indie pop. A questo punto, vi posso dire che sono soddisfatto. Ho dato il massimo e vi dedico questo album e questo pezzo di vita con tutto il mio cuore».