Solo
Eva contro Eva ha ottenuto nel 1951 più nomination all’Oscar. Battendo i record di film supercandidati come
Ben Hur (12),
Shakespeare in Love ( 12) e
Titanic (11),
Il curioso caso di Benjamin Button, il film di David Fincher su un bambino che, nato vecchio, trascorre tutta la vita a ringiovanire, è stato candidato a ben 13 Oscar, molti del quali nelle categorie principali.
The Millionaire che Danny Boyle ha girato in India conferma però la sua fortuna a Hollywood e si candida a dieci statuette, seguito da
Milk e da
Il cavaliere oscuro con otto nomination, dal cartoon
Wall-E con sei, da
Frost/Nixon,
The Reader e
Doubt con cinque. A ben guardare l’onda Obama sembra aver già investito anche la mecca del cinema: se
Frost/Nixon è un film sulla responsabilità di un presidente e il bisogno di trasparenza (argomenti toccati dal neopresidente Usa nel suo discorso di insediamento),
Milk è il racconto di una battaglia per i diritti civili di una minoranza.
Il curioso caso di Benjamin Button ripercorre insieme alle vicende del personaggio la storia di un’intera nazione che ha già vissuto una Grande Depressione, mentre
The Millionaire dice quello in cui credono gli americani: chiunque può farcela. E se
The Reader suggerisce di provare a chiudere i conti con il passato,
Wall-E rimanda a un’altra attualissima preoccupazione, quella per l’ambiente. Il film di Fincher, nella cinquina dei migliori registi insieme a Ron Howard, Gus Van Sant, Stephen Daldry e Danny Boyle, concorre anche per il montaggio, la sceneggiatura non originale (da un romanzo breve di Francis Scott Fitzgerald), la colonna sonora, il trucco, gli effetti visivi, i costumi, la fotografia, la scenografia e, naturalmente l’interpretazione del protagonista Brad Pitt che la grande magia del cinema ci mostra dagli ottanta ai vent’anni. Ma l’Oscar a Pitt è tutt’altro che scontato: l’attore da anni impegnato a dimostrare di non essere solo un sex symbol dovrà vedersela con attori protagonisti quest’anno di eccezionali performance come Frank Langella nei panni di Nixon e Sean Penn in quelli di Harvey Milk, Mickey Rourke, wrestler da Leone d’Oro e Richard Jenkins, straordinario professore in
L’ospite inatteso. Era già scritta poi la cinquina delle migliori attrici protagoniste con la superfavorita Kate Winslet, ex nazista in
The Reader, Meryl Streep suora in
Il dubbio (con quindici nomination l’attrice detiene il record assoluto), Angelina Jolie madre coraggio in
Changeling, Anne Hathaway turbolenta sorella della sposa in
Il matrimonio di Rachel. L’unica sorpresa forse è la Melissa Leo di
Frozen River preferita alla Kristine Scott Thomas del dolente
Ti amerò sempre. Tra gli attori non protagonisti figurano il trasformista Josh Brolin (era anche il W. di Stone) assassino in
Milk, Robert Downey Jr. che nel comico
Tropic Thunder si prende gioco delle star del cinema, Philip Seymour Hoffman prete accusato di pedofilia in
Il dubbio, Michael Shannon per
Revolutionary Road, film su una coppia in crisi decisamente snobbato da queste nomination, e Heath Ledger, il giovane attore australiano scomparso pochi mesi fa, ma indimenticabile joker nemico di Batman ne
Il cavaliere oscuro.
Il dubbio regala candidature a due attrici non protagoniste, Amy Adams e Viola Davis, che se la vedranno con la scatenata Penelope Cruz diretta da Woody Allen in
Vicky Cristina Barcelona, Marisa Tomei per
The Wrestler e Tarajii P. Henson per
Il curioso caso di Benjamin Button. Oltre che come miglior film e per la regia,
The Millionaire è candidato per la sceneggiatura non originale dal libro
Dodici domande di Swarup Vikas, per la colonna sonora e due canzoni, mentre tra i candidati per lo script originale ci sono anche
La felicità porta fortuna, l’allegra commedia inglese di Mike Leigh, il noir
In Bruges e il cartoon
Wall-E, in corsa naturalmente anche come miglior film di animazione insieme a Kung Fu Panda e Bolt. Il documentario di animazione
Valzer con Bashir è invece nella cinquina dei migliori film stranieri insieme a
La classe di Cantet, Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes,
La banda Baader Meinhof sul terrorismo tedesco, il giapponese
Departures e l’austriaco
Revanche. Tra i migliori documentari vale la pena segnalare invece il bellissimo
Encounters at the End of the World di Werner Herzog e Henry Kaiser e
Man on Wire di James Marsh e Simon Chinn. Nessuna chance per l’Italia. I giurati, dopo
Gomorra, hanno snobbato anche Muccino in coppia con Wil Smith. Il cartoon Disney «Wall-E» Frank Langella e Ron Howard per «Frost/Nixon» Brad Pitt ne «Il curioso caso di Benjamin Button» Heat Ledger ne «Il cavaliere oscuro»