Teatro. Sebastiano Somma al Ghione con Neruda e il "doppio" Lucio
L'attore Sebastiano Somma in una delle sue interpretazioni teatrali
Due musicisti che hanno rinnovato profondamente la canzone italiana, influenzando inevitabilmente tutti coloro che sono venuti dopo. Battisti lo ha fatto in modo più personale, scegliendo di non apparire sulle scene per diversi anni, evitando i concerti e formando con Mogol (autore dei testi di gran parte delle sue canzoni) un sodalizio che resterà nella storia della musica italiana; Dalla, autore estroso capace di scrivere testi eccezionali, è stato meno solitario, ha duettato con i più grandi cantanti italiani e internazionali ed ha fatto conoscere (insieme a Morandi, Guccini ed altri) la sua Bologna nel mondo, dando vita ad un filone cantautorale che oggi rivive in artisti come Cesare Cremonini e Samuele Bersani.
Erano gli inizi degli anni Ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo grande progetto da fare insieme: una grande tournée e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai immerso in una nuova sperimentazione musicale con quella decisione devastante di sparire dalle scene.
Lucio incontra Lucio quindi, prova a figurare quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, raccontandolo attraverso le loro canzoni .Durante lo spettacolo verranno eseguiti brani di Lucio Dalla e Lucio Battisti:4 marzo 1943,Pensieri e parole, Mi ritorni in mente, La casa in riva al mare, Il mio canto libero, Il gigante e la bambina, Acqua azzurra acqua chiara, Piazza Grande, Emozioni, Come è profondo il mare, La canzone del sole, L’anno che verrà ,Amarsi un po’,Futura, Con il nastro rosa, Caruso, L’arcobaleno.
Sabato 14 e domenica 15 gennaio, "Vi presento Matilde Neruda". Lo spettacolo, scritto da Liberato Santarpino, racconta attraverso la voce di Pablo Neruda, interpretato da Sebastiano Somma, e Matilde Urrutia, interpretata da Morgana Forcella, la grande storia d’amore carica di emozioni e passioni che la coppia visse per molti anni in giro per il mondo.In questo reading teatrale, accompagnato da una partitura musicale sul tema dei tanghi e dalle danze di due ballerini, si delinea un ritratto completo dello scrittore, appassionato cantore dell’epica dei poveri fra i più pronti ad assumere nella propria voce le istanze degli oppressi. La figura di Matilde emerge nella sua grande capacità di essere per Neruda la massima fonte di ispirazione.