Archeologia. Siracusa, nella cattedrale riemerge l'antico tempio greco
Il crepidoma del tempio greco ritrovato nella Cattedrale di Siracusa
Nella cattedrale di Siracusa, sotto un pavimento in legno, sono stati ritrovati i resti di un crepidoma, la piattaforma a gradini di pietra appartenente al tempio greco su cui il duomo è stato edificato. Il rinvenimento è avvenuto durante i lavori di manutenzione ordinaria in un locale utilizzato come deposito.
Vista del prospetto laterale esterno: incorporamento delle colonne greche del tempio di Atena - WikiCommons
«Non si tratta di una scoperta in senso assoluto: in passato era stato deciso di coprirlo - ha commentato Salvatore Martinez, sovrintendente ai beni culturali di Siracusa -; abbiamo notato la mancanza di una colonna forse tolta, ma non sappiamo in quale epoca. Abbiamo ancora pochi elementi a disposizione; abbiamo deciso insieme alla curia che vogliamo approfondire e valorizzare il sito». I tecnici dell'arcidiocesi, infatti, stanno collaborando con la soprintendenza della città per rendere l'area fruibile ed esaltarne la rilevanza storica e artistica. «Anche se non si tratta di una scoperta, è stato emozionante vedere per la prima volta ciò che resta del basamento del tempio - ha spiegato monsignor Sebastiano Amenta -. Questi gradoni sono stati coperti circa un secolo fa da un pavimento di legno. D'intesa con la soprintendenza ne cureremo la valorizzazione e la fruizione».
La facciata barocca della cattedrale di Siracusa - WikiCommons
Il tempio greco su cui è stata costruita la cattedrale di Siracusa era dedicato alla dea Atena e risale al V secolo a.C. Con l'avvento del cristianesimo, nel VII secolo d.C. fu trasformato dai Bizantini in una basilica cristiana, che nel corso degli anni cambiò aspetto più volte, anche a causa di alcuni terremoti. Per realizzare l'attuale facciata in stile barocco fu necessario raddoppiare la parete esterna rivolta verso la piazza: si creò così lo spazio per un vestibolo d'ingresso, con la porta affiancata da decorazioni a tralci e colonne tortili che richiamano quelle scanalate del tempio greco all'interno. La cattedrale subì ulteriori trasformazioni all'inizio del XX secolo, attraverso un'imponente opera di restauro promossa dal vescovo Luigi Bignami e conclusa nel 1927.