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Archeologia. Siracusa, nella cattedrale riemerge l'antico tempio greco

Erica Vailati venerdì 29 settembre 2023

Il crepidoma del tempio greco ritrovato nella Cattedrale di Siracusa

Nella cattedrale di Siracusa, sotto un pavimento in legno, sono stati ritrovati i resti di un crepidoma, la piattaforma a gradini di pietra appartenente al tempio greco su cui il duomo è stato edificato. Il rinvenimento è avvenuto durante i lavori di manutenzione ordinaria in un locale utilizzato come deposito.

Vista del prospetto laterale esterno: incorporamento delle colonne greche del tempio di Atena - WikiCommons

«Non si tratta di una scoperta in senso assoluto: in passato era stato deciso di coprirlo - ha commentato Salvatore Martinez, sovrintendente ai beni culturali di Siracusa -; abbiamo notato la mancanza di una colonna forse tolta, ma non sappiamo in quale epoca. Abbiamo ancora pochi elementi a disposizione; abbiamo deciso insieme alla curia che vogliamo approfondire e valorizzare il sito». I tecnici dell'arcidiocesi, infatti, stanno collaborando con la soprintendenza della città per rendere l'area fruibile ed esaltarne la rilevanza storica e artistica. «Anche se non si tratta di una scoperta, è stato emozionante vedere per la prima volta ciò che resta del basamento del tempio - ha spiegato monsignor Sebastiano Amenta -. Questi gradoni sono stati coperti circa un secolo fa da un pavimento di legno. D'intesa con la soprintendenza ne cureremo la valorizzazione e la fruizione».

La facciata barocca della cattedrale di Siracusa - WikiCommons

Il tempio greco su cui è stata costruita la cattedrale di Siracusa era dedicato alla dea Atena e risale al V secolo a.C. Con l'avvento del cristianesimo, nel VII secolo d.C. fu trasformato dai Bizantini in una basilica cristiana, che nel corso degli anni cambiò aspetto più volte, anche a causa di alcuni terremoti. Per realizzare l'attuale facciata in stile barocco fu necessario raddoppiare la parete esterna rivolta verso la piazza: si creò così lo spazio per un vestibolo d'ingresso, con la porta affiancata da decorazioni a tralci e colonne tortili che richiamano quelle scanalate del tempio greco all'interno. La cattedrale subì ulteriori trasformazioni all'inizio del XX secolo, attraverso un'imponente opera di restauro promossa dal vescovo Luigi Bignami e conclusa nel 1927.