Quante volte, catturati dalle immagini di un film, abbiamo detto: «Che bel posto, voglio proprio andarci»? E allora succede che facciamo un viaggio per rivivere le sensazioni provate davanti allo schermo o per sentirci un po’ come gli eroi di celluloide dei quali ci siamo innamorati. Perché il cinema non racconta solo storie e personaggi, ma anche luoghi, terre, città, monumenti che possono diventare, essi stessi, dei protagonisti. È nato così il "turismo del cinema": esistono veri e propri itinerari per ammirare dal vivo le
location entrate nella storia della settima arte. Ma spesso anche film che non hanno avuto grande successo attirano l’attenzione dei viaggiatori per il fascino delle loro ambientazioni. Proviamo allora a vedere quali posti, nel mondo, valgono un
tour o possono essere ammirati sapendo che lì è stato girato un film. Sapendo anche, però, che qualche volta si potrebbe rimanere delusi perché la realtà non è quasi mai come il cinema (luce giusta al momento giusto nel punto giusto) ce la fa apparire.
EMPIRE STATE BUILDING (New York, Usa). Il più famoso grattacielo del mondo, gioiello art déco alto 381 metri (fu completato nel 1931), è forse il monumento che vanta in assoluto più "partecipazioni" a film. Chi non ricorda la scena di
King Kong (1933 e vari remake, tra cui quello del 2005) in cui il gigantesco gorilla sale fino in cima alla torre tenendo in mano la bionda Ann e rimane sbalordito dall’immenso e luccicante panorama della Grande Mela? Tra le centinaia di altre produzioni hollywoodiane in cui il grattacielo ha un ruolo,
New York New York (1977) di Martin Scorsese e
Molto forte, incredibilmente vicino (2011) di Stephen Daldey, candidato all’Oscar quest’anno.
TOUR EIFFEL (Parigi, Francia). Anche l’"asparago di ferro", come fu definito dai parigini al tempo della sua inaugurazione (1889), ha ospitato decine e decine di film. La scena più impressionante, che rende l’idea dei 324 metri in cui la torre si sviluppa, è quella del salto nel vuoto di Grace Jones in
Agente 007. Bersaglio mobile (1985), l’ultimo della serie interpretato da Roger Moore. Ma anche il maestro della Nouvelle Vague, François Truffaut in
Quattrocento colpi (1959) e Vincente Minelli nel suo
Gigi (nove Oscar nel 1959), hanno "usato" la Tour Eiffell per le loro storie. La torre compare anche in
Midnight in Paris (2011), col quale Woody Allen ha ottenuto l’Oscar per il migliore script.
IL DESERTO DI TABERNAS (Spagna). A 30 km da Almerìa (Andalusia) si trova questa riserva naturale di 280 kmq costituita da montagne rocciose e da una vasta distesa di sabbia con vegetazione selvaggia. Al suo interno sorge il "Texas Hollywood", un villaggio che ricorda il mitico West. Venne fatto costruire da Sergio Leone per le riprese di
Per un pugno di dollari (1964) e delle altre storie della cosiddetta "trilogia del dollaro". Qui sono stati girati anche altri Wester-spaghetti e, nel 1984, Indiana Jones e il tempio maledetto, di Steven Spielberg, con Harrison Ford.
AUSCHWITZ (Polonia). La località polacca di Oswiecim, a 60 km da Cracovia, tristemente famosa per il campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birchenau, è stata il set di una quarantina di film. Il più importante è
Schindler’s List (1993), di Spielberg, che guadagnò sette Oscar. Racconta la vera storia dell’imprenditore tedesco Oskar Schindler che salvò migliaia di ebrei dalla camera a gas. Andare in questi luoghi è soprattutto l’occasione per fare memoria della barbarie dell’Olocausto. Tra i capolavori girati qui,
Vita per vita (1991) di Krzysztof Zanussi, sul sacrificio di padre Massimiliano Kolbe, e
La tregua di Francesco Rosi, dal romanzo di Primo Levi.
PRAGA E IL PONTE CARLO (Repubblica ceca). Una delle città più amate dai turisti piace molto anche ai cineasti. Tra i quartieri di Hradcany, Malá Strana e Staré Mesto è stato girato
Amadeus (1984) sulla vita di Mozart e Salieri. Il film, diretto dal ceco Miloš Forman, vinse otto Statuette e in molte scene appare il quattrocentesco ponte in pietra sulla Moldava. Anche nel thriller
Mission: Impossible (1996), di Brian De Palma, con Tom Cruise, Praga e il ponte accolgono con le loro suggestioni personaggi e vicende.
MARRAKECH, PIAZZA JEMA’A AL-FNA (Marocco). Il grande “suq” al centro della Medina, avvolto giorno e notte da profumi e colori, è entrato nella storia del cinema grazie a
L’uomo che sapeva troppo (1956) di Alfred Hitchock. Nella piazza brulicante di mercanti e turisti comincia l’avvincente intrigo del film firmato dal maestro del brivido, con James Steward. Ma nella città marocchina è stato girato anche
Marrakech Express (1989) di Gabriele Salvatores, che narra di un viaggio tra amici trasformatosi in avventura. Da qui fate un “salto” a Ouarzazate (a circa 200 km), a ridosso del Sahara: è sede di una fiorente industria cinematografica: negli Atlas Studios (visitabili) sono stati allestiti i set de
Il Gladiatore (2000) e
Le crociate (2005) di Ridley Scott che hanno sfruttato per gli esterni la splendida valle del Dadés.
ISOLE HAWAII (Usa). L’arcipelago della Polinesia è un’altra location privilegiata dai cineasti di Hollywood.
Paradiso amaro (2011) di Alexander Payne, con George Clooney, Oscar quest’anno per la migliore sceneggiatura non originale, è stato girato a Wikiki e Honolulu. Come lo storico drammone
Da qui all’eternità (1953) di Fred Zinneman, con il famoso bacio sulla battigia tra Burt Lancaster e Debora Kerr. Ma il clima più godereccio delle isole viene esaltato nel meno noto
Blue Hawaii (1961), musical con uno scatenato Elvis Presley.
LA CITTÀ PROIBITA (Pechino, Cina). Il maestoso palazzo imperiale con le sue pertinenze, appartenuto alle dinastie Ming e Qing si è prestato a
location di film che hanno ricostruito la storia di questo straordinario Paese. Innanzitutto, l’epico kolossal
L’ultimo Imperatore (1987) di Bernardo Bertolucci, vincitore di 9 premi Oscar. Ma anche l’elegante e barocco
La città proibita (2006), di Zhang Yimou.
STOCCOLMA (Svezia). Da
La regina dei castelli di carta (2007) a
La ragazza che giocava con il fuoco(2009) di Daniel Alfredson, fino al più recente
Millennium. Uomini che odiano le donne (2011) di David Fincher, tutti gli adattamenti cinematografici ricavati dalla trilogia del «Millennium» di Stieg Larsson, sono ambientati a Stoccolma, tra l’affollata Götgatan, piazza Sergels torg e le incantevoli colline di Söder. L’ufficio del turismo locale per accontentare i numerosi turisti ha organizzato un tour nei luoghi dei thriller.
CALCUTTA (India). Nel 1997 è stato realizzato il film
Madre Teresa nel quale Kevin Connor ha diretto Geraldine Chaplin nella parte della beata. La macchina da presa ha scandagliato tutta la metropoli indiana e, in particolare, i luoghi dove visse e operò la religiosa. Anche
Gandhi (1982) di Richard Attenborough, con il quale Ben Kingsley vinse l’Oscar come miglior attore protagonista, è stato in buona parte girato nella capitale del Bengala. Va ricordato infine, il docu-film
Calcutta, capolavoro di Luis Malle, del 1968.