Doppio Passo. Serie B, le lacrime di Ugo Russo
Ricominciamo. E mentre noi si ricomincia c'è chi smette, di lavorare. Ultima radiocronaca per Ugo Russo, voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto" che a 64 anni dopo 42 anni di onoratissima carriera con oltre 4mila radiocronache (record) ha dato il suo commosso addio a mamma RadioRai. L'ultima diretta è stata quella dal Picchi, per un tennistico Livorno-Trapani 6-0. Match scoppiettante che, dopo il commento di rito, Ugo Russo ha chiuso tra le lacrime strozzate in gola di un uomo innamorato del suo mestiere, che non ha retto all'emozione dell'ultima volta. Un altrettanto commosso, ma come sempre inappuntabile Filippo Corsini ha ripreso la linea in studio dopo che aveva ampiamente omaggiato l'artistico e romantico Russo, un uomo che riconcilia con la passione e la dedizione a questo mestiere di "narratori mediatici". Salutando Ugo Russo e augurandogli buona vita, con la Serie A ferma per la Nazionale impegnata con le qualificazioni a Euro 2016, a Malta, ci "colleghiamo" con i campi del torneo cadetto. Serie B come "bagarre": 14 squadre raccolte in un fazzoletto di appena sei punti. Un tandem in testa (a 15 punti) composto dall'Avellino del capocannoniere Castaldo - 6 gol - e dal neopromosso Frosinone corsaro a Perugia, dove la passata stagione all'ultimo giro di boa i ciociari avevano perso l'accesso diretto tra i cadetti. L'altra neopromossa, il Perugia, incassa la seconda sconfitta di fila e perde momentaneamente la "testa" della classifica. Ma sì sa, la B è lunga e dura. Come la "pellaccia" del portiere del Crotone, il brasiliano Caio Gobbo Secco. Scene drammatiche quelle viste allo Scida di Crotone che hanno rimandato alla tragedia di Morosini, ma questa volta i soccorsi sono stati tempestivi, con tanto di defibrillatore che non è servito a rianimare il portiere, ma comunque c'era (come deve esserci in ogni campo). Così come c'è e continuerà a difendere la sua porta Secco. Pericolo scampato e il Crotone alla fine può anche sorridere della sconfitta casalinga (1-4 per il Pescara). Dai campi alla pista nipponica di Motegi, dove a Marc Marquez basta il 2° posto (dietro a Lorenzo) per essere ancora incoronato re del Motomondiale. Il fenomeno della Honda stravince il suo secondo titolo di fila nella classe regina, ma la notizia è che Valentino Rossi c'è, è tornato, e il Motomondiale del 2015 potrebbe essere quello del vero duello a "moto pari", con tanto di terzo incomodo Jorge Lorenzo. Passo e pensiero finale per le azzurre del volley che hanno dato spettacolo, riempito di speranze ed entusiasmo il Forum di Milano, hanno tenuto un intero Paese incollato davanti alla tv e alla fine si sono dovute arrendere alle brasiliane nella finalina di consolazione. Medaglia di legno, "neppure bronzo", direte, d'accordo, ma il quarto posto delle ragazze di Bonitta è comunque uno spot allo sport sano, fatto di fatica, sudore, lacrime e sorrisi. Grazie comunque all'Italvolley per aver riscaldato una Nazione, unita sottorete con la Diouf e le sue sorelle d'Italia.