Lirica. Scala, la Prima con «Andrea Chénier» senza vip ma riempie Milano
La scala (Fotogramma)
l direttore d'orchestra Riccardo Chailly, il regista Mario Martone, le voci di Yusif Eyazov, Anna Netrebko e Luca Salsi, e uno dei più grandi compositori del Verismo italiano: Umberto Giordano. Sono loro i protagonisti dell'evento culturale più importante dell'anno, la prima del Teatro alla Scala con Andrea Chénier.
Le autorità disertano il teatro
«Penso che la prima sia per Milano. Sarebbe stato bello se fossero venuti il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio. Ho sentito tutti e si sono scusati, ma va bene così. Alla fine è la nostra giornata». Maschera con disinvoltura un pizzico di delusione il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al suo ingresso sul tappeto rosso del Piermarini, per il fatto che il 7 dicembre alla Scala quest’anno non abbia visto presenti né il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, né il premier Paolo Gentiloni e nemmeno il presidente del Senato Pietro Grasso. Assenze eccellenti che pesano in questa prima scaligera, ma che il sovrintendente Alexander Pereira minimizza: «Mi spiace che non ci siano questi rappresentanti, ma noi facciamo l’opera non per i rappresentanti istituzionali, ma per gli amanti dell’opera. Certo, c’è un certo nervosismo politico in vista delle elezioni».
Nervosismo che, addirittura ha spinto il sottosegretario Maria Elena Boschi ad evitare i riflettori della stampa per evitare contestazioni arrivando al Palco Reale da un’entrata secondaria e non dall’affollatissimo foyer. Comunque sono presenti il ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il ministro della Cultura Dario Franceschini («Ogni 7 dicembre tutto il mondo guarda Milano, tutti i riflettori sono accesi su Milano» dice convinto). Tra gli artisti non può mancare Roberto Bolle.
Per la diretta Rai è una "prima mondiale". Esagerati...
Rai Cultura trasmette Andrea Chénier in diretta in esclusiva su Rai 1 a partire dalle 17.45. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Patrizia Carmine, è trasmesso in diretta anche su Radio 3 e su Rai1 HD canale 501, oltreché nelle sale cinematografiche. Grazie a Rai Com l’opera è trasmessa anche in Francia e altri Paesi di lingua francese e in Germania e altri Paesi di lingua tedesca su Arte, in Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera, Portogallo, Giappone. Quasi tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli. La ripresa audio e video dello spettacolo, curata dal Centro di Produzione Tv Rai di Milano, con 12 telecamere in alta definizione, 40 microfoni nella buca d'orchestra e in palcoscenico, 20 radiomicrofoni dedicati ai solisti e al coro. Un impegno tale che alla Rai devono avere pensato di valorizzare con molto zelo, dato che sullo schermo di Rai 1 sotto il titolo dell'opera compare "prima mondiale". Evento sì, ma è un po' esagerato... quella è stata il 28 marzo 1896.L’opera verrà proiettata in diretta oggi 7 dicembre anche nel carcere di San Vittore e presso l’Istituto penitenziario Cesare Beccaria. Una iniziativa a cui plaude l'ex presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro: «Una bellissima iniziativa che parte da lontano. Perché tutti abbiamo il diritto alla bellezza, qualunque sia la nostra condizione».
Questo grazie all’iniziativa della Prima Diffusa, che sino al 10 dicembre, grazie al Comune di Milano e Edison, porta l’opera in oltre 30 luoghi e spazi della città, con più di 50 tra proiezioni in diretta, concerti, reading e performance gratuiti. Il cuore della Prima Diffusa 2017 tornano a essere le proiezioni in diretta dell’opera inaugurale della stagione scaligera, in collaborazione con Teatro alla Scala e Rai. Ventisette luoghi di proiezione nei nove municipi della città. Molti i luoghi simbolici, oltre al Beccaria e a San Vittore, come la Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci”, il Teatro Rosetum, ma anche nuove sedi come il Teatro Maciachini, il Borgo Sostenibile di Figino, Base Milano, Artepassante Repubblica e Fondazione Feltrinelli e altre conferme da Mare Culturale Urbano al Barrio's al Teatro dal Verme.
Una serata per Victor De Sabata
Ed alla bellezza della musica pensa Eliana De Sabata, la figlia del direttore Victor a cui è dedicata la serata di apertura della stagione lirica del teatro. D’altronde fu lui, nel 1951, a scegliere la data di Sant’Ambrogio per la prima che fino ad allora si era svolta il 26 dicembre."Per me è una grande gioia, un onore e una commozione immensa" ha detto raccontando del rapporto del padre con Umberto Giordano, l’autore dell’Andrea Chénier che va in scena stasera. "C’era un rapporto particolare fra mio padre e la musica di Giordano - ha detto -. Con lui diventava coì piena disignificato che lo stesso Giordano quasi era sorpreso”.