Scacchiere in festa. Oggi è la giornata mondiale degli scacchi
La piazza di Tarvisio con giovani e adulti appassionati di scacchi
Il gioco più antico al mondo festeggia il suo compleanno. Oggi, 20 luglio, è la Giornata internazionale degli scacchi che celebra la fondazione della Fide, la Federation Internationale des Echecs nata a Parigi nel 1924 e fondata da 15 Federazioni nazionali, tra cui la Federazione scacchistica italiana (Fsi) in occasione delle Olimpiadi disputate nella capitale francese. Gli scacchi erano uno sport dimostrativo, ma sarebbero ben presto diventati una vera e propria disciplina sportiva con un unico regolamento valido in tutto il mondo e competizioni internazionali organizzate proprio dalla FIDE. "Quando nel 1924 i fondatori della FIDE, tra cui la Federazione scacchistica italiana, sorta appena quattro anni prima, decisero il motto dell’organizzazione, fecero una scelta forte: Gens una sumus. Un motto che non vuol dire siamo un’unica nazione e nemmeno siamo un unico popolo – commenta Luigi Maggi, presidente della Fsi -. Ma che siamo un’unica famiglia. Coloro che amano gli scacchi, in tutto il mondo, si sentono fratelli e sorelle, affratellati da una grande passione che non si spegne mai. Ed è questo sentimento che vorrei accomunasse i quasi mille ragazzi che qui si sono confrontati sulle scacchiere in questi giorni: la fratellanza, la gioia di stare insieme, l’avversario visto come un nuovo amico con cui si è fatto un tratto di strada”. Una giornata che cade in un momento favorevole per l’intero movimento scacchistico come dimostrano i dati italiani: a oggi i tesserati alla Fsi del 2023 superano quota 19.500 mentre il precedente record, registrato nel 2018, era stato di 15.789. L’anno scorso, che ancora risentiva del rallentamento dovuto alla pandemia, le tessere sottoscritte erano state 13.319. Tutti numeri che parlano da soli. La metà dei tesserati, e un’ampia quota dei nuovi iscritti, poi è junior, vale a dire che ha meno di 18 anni. Tra le tessere agonistiche, vale a dire degli adulti che frequentano regolarmente i tornei risultano ad oggi 6.333. Un record storico che va a migliorare il precedente primato di 5.815 registrato nel 2022.Una tendenza che ricalca quella a livello internazionale: i praticanti, infatti, si attestano a circa 600mila, ma sono almeno un miliardo le persone che giocano abitualmente per divertimento e per passione, a tavolino e sulle piattaforme on line. Una di queste, Chess.com, è stata addirittura citata dalla rivista Time come una delle cento aziende più influenti al mondo. Uno sport, quello degli scacchi che sta diventando sempre di più multidisciplinare: secondo alcune statistiche sono oltre 300 mila gli italiani che si divertono con gli scacchi sulle piattaforme on line, tra loro nomi anche famosi come Neri Marcorè, Andrea Delogu, Diletta Leotta e Filippo Nigro, o il calciatore Paulo Dybala. Tra i motivi di questo boom c’è sicuramente l’onda lunga di alcuni eventi favorevoli come l’interesse suscitato dalla serie La regina degli scacchi. Anche il mondo della pubblicità sta contribuendo a rendere popolare il gioco. Basti pensare al recente video in cui una marca di scarpe da ginnastica fa dialogare Magnus Carlsen e Christian Pulisic, nuovo acquisto del Milan, sulle differenze tra calcio e scacchi oppure quello in cui Roger Federer sfida a scacchi, perdendo, il Maestro statunitense di dodici anni Tani Adewumi. E poi biscotti, canzoni, film, libri e addirittura fumetti e manga come l’ultimo arrivato in Italia dal titolo “Blitz”, parola che ricorda una cadenza di gioco molto veloce, andato a ruba tra i giovanissimi proprio nell’ultimo campionato italiano che si è svolto a Tarvisio agli inizi di luglio. La traduzione italiana è stata curata dal maestro internazionale Pierluigi Piscopo ed è il frutto di una collaborazione tra diversi paesi. Coinvolto nel progetto anche Garry Kasparov, ex campione del mondo e figura di primissimo piano della storia del gioco.