Agorà

La tivù dei cattolici. Sat2000, show-concerto per la pace in Terra Santa

Angela Clavini martedì 5 maggio 2009
Un grande Concerto per la riconciliazione in Israele, in occasione della visita di Bene­detto XVI in Terra Santa, il 13 di maggio a Beit She’an, città nel nord di Israele. La particola­rità è che si tratta di un’iniziativa tutta italiana, i­deata e prodotta da Sat2000, l’emittente dei catto­lici italiani visibile sul canale 801 di Sky, su digita­le terrestre e su molte emittenti cattoliche italia­ne. Mente dell’operazione è Francesco Porcelli, re­sponsabile delle produzioni di Sat2000, un passa­to in Endemol a curare il Grande fratello e poi, co­me dice lui «la folgorazione sulla via di Damasco», ovvero «il passaggio a una tv come Sat2000, diver­sa dalle altre, che fa dei contenuti e dell’etica il suo stile». Nell’antico teatro romano di Beit She’an, nei pres­si di Nazareth, quindi, il 13 di maggio si radune­ranno star italiane e israeliane, guidate dal regista Giulio Base e dell’attrice Moran Attias,in veste di conduttori, per due ore di musica e danza per la pace. Sat2000 proporrà alle 21.30 l’evento che sarà ritrasmesso poi da Channel 1 Israel (il principale canale pubblico israeliano) e dal Centro Televisi­vo Vaticano, e da qui a tutte le tv cattoliche inter­nazionali. «L’idea di fare qualcosa per il dialogo mi è nata du­rante una visita in Terra Santa nel dicembre scor­so, quando mi sono trovato nel mezzo della Guer­ra di Gaza» racconta Porcelli. «Il desiderio di con­tribuire in qualche modo al dialogo si è concretiz­za una volta confermato il viaggio del Papa in I­sraele. Mi sono chiesto: perché non provare a fare un piccolo passo con un concerto per la riconci­liazione tra ebrei e musulmani, visto che la gente comune di entrambe le parti desidera la pace, ma è sfiduciata da anni di guerre?». Porcelli racconta di avere espresso la sua idea al direttore di Sat2000 Dino Boffo, al portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi e a padre Pierbattista Pizza- balla, Custode di Terrasanta, trovando subito ap­poggio all’iniziativa. Al concerto assisteranno 7.000 persone, tra queste «tante famiglie ebree, musulmane e cristiane». Lo spettacolo – che ha l’alto patronato della Presi­denza del Consiglio dei Ministri e il patrocinio del Comune di Roma – vedrà sul palco musicisti e can­tanti che si alterneranno alla suggestive coreogra­fie dello show di teatro-danza Beresheet – In prin­cipio di Angelica Calò Livnè realizzato con ragaz­zi di etnie, religioni e culture diverse. Ad accom­pagnare gli artisti, un’orchestra di cinquanta ele­menti composta da musicisti ebrei e musulmani. Parteciperanno, tra gli altri, Lucio Dalla che can­terà Henna e Caruso), il violinista Francesco D’O­razio, il coro dell’istituto Magnificat, composto da 20 bambine ebree, cristiane e musulmane, i Gre­gorian (gruppo pop gregoriano famoso in tutto il mondo), il tenore Alessandro Safina e la Simpho­net Raanana Orchestra. Gran finale con Were are the world con le strofe cantate in ebraico, arabo e in inglese. Simon Peres dovrebbe essere presente mentre ver­ranno proiettati i saluti in video di Riccardo Di Se­gni, rabbino capo di Roma, del cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e dell’imam della moschea di Roma, Al Ghobaishi. «Quella di produrre eventi artistici, ricchi di signi­ficato è la strada giusta per Sat2000. È anche un im­pegno produttivo importante (a questo program­ma lavorano 65 persone) ma l’obiettivo è quello di renderlo un appuntamento annuale, sempre a fa­vore della pace».