Agorà

Festival di Sanremo. Meta e Moro restano in gara. Stasera Negramaro e Gino Paoli

Angela Calvini, inviata a Sanremo giovedì 8 febbraio 2018

Fabrizio Moro ed Ermal Meta a Santemo (Ansa)

Meta e Moro riammessi in gara. Dopo il tiramolla durato un giorno e una notte il brano “Non mi è stato fatto niente”, dopo la sospensione di ieri, è stato riammesso in gara e sarà interpretato dai due artisti stasera. L’ufficio legale della Rai ha espresso, dopo una perizia sul brano firmato da Fabrizio Moro, Ermal Meta e Andrea Febo (autore del brano “Silenzio” che ha lo stesso ritornello), parere positivo alla riammissione del brano “in quanto conforme al requisito di novità”. Siccome il regolamento del Festival consente che la citazione di “stralci nel limite di un terzo della durata del brano” (e in “Non mi avete fatto niente” la citazione dura un minuto e 3 secondi su 3 minuti e 24 secondi del brano) il fatto che il brano “Silenzio” sia stato già eseguito “non inficia” la partecipazione alla gara. Anche perché “i due brani per stesure, durata, testi e melodie sono diverse, pur presentando analogie”. Baglioni commenta: “Tutto quello che ho potuto mettere in atto per chiarire la situazione, l’ho fatto”

Molto rumore per nulla, insomma, intanto i due cantanti sono in testa alle classifiche delle canzoni di Sanremo più eseguite in radio, testa a a testa con Lo Stato Sociale.

“Vi prego, non pensate di avere davanti a voi due furbacchioni, siamo cantautori, facciamo questo mestiere da molto tempo, abbiamo contribuito anche alle carriere di altri nostri colleghi” ha dichiarato in conferenza stampa un affaticato Ermal Meta insieme a Fabrizio Moro. “Siamo stati rispettosi del regolamento - dice accorato -. Noi lavoriamo giorno per giorno per mantenere intatta la nostra integrità artistica e lo abbiamo fatto anche questa volta. Perdipiù il pezzo è nato senza pensare di mandarlo a Sanremo”. Aggiunge Moro: “La cosa che mi ha fatto stare male, è la parola plagio. Non abbiamo bisogno di plagiare nessuno. “Silenzio” l’ho scritta io con Febo. Il ritornello è nato da una frase con cui si concludeva la lettera aperta del padre di una vittima del Bataclan: “Non mi avete fatto niente””. A dar manforte ai due spunta in sala stampa all’Ariston Michele Placido, che ha firmato con Arnaldo Catinari il video del brano di Meta e Moro. “Sul loro testo ho aggiunto le immagini documentaristiche di tutti gli orrori di questa guerra che sta continuando. Un cosa che riguarda tutti, non solo il mondo occidentale, come dice il loro testo – aggiunge Placido -. Il video si conclude sulla speranza rappresentata dai volti dei bambini accompagnati in girotondo dai due artisti”.

ASCOLTI SEMPRE AL TOP

Calo fisiologico per gli ascolti la seconda serata del Festival, che comunque si confermano i più alti da 13 anni con 9 milioni 687mila spettatori (47.7% di share). Record sul web per la Rai che in due giorni contra 10 milioni di interazioni

LA SCALETTA DI GIOVEDI' 8 FEBBRAIO

Questa sera seconda parte della gara delle Nuove Proposte: si esibiranno in ordine di uscita Mudimbi, Eva, Ultimo e Leonardo Monteiro. Per gli Artisti scendono in campo Giovanni Caccamo, Lo Stato Sociale, Luca Barbarossa, Avitabile e Peppe Servillo, Max Gazzè, Roby Facchinetti e Fogli, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Noemi, The Kolors e Mario Biondi.

Ospiti Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi, Nino Frassica, Danilo Rea con Gino Paoli per un omaggio a Bindi e de André, James Taylor che canterà “La donna è mobile” di Verdi e poi in duetto con Giorgia, Fire and Rai, mentre i Negramaro canteranno “Poster”. Verrà consegnato il Premio Sergio Endrigo per la migliore interpretazione votato dalla stampa.

LA SERATA DI MERCOLEDI'

Le belle sorprese arrivano al Festival dalla gara delle Nuove Proposte iniziata ieri con i primi 4 giovani. Ha commosso l’Ariston con l’intensa interpretazione di un bambino migrante nella sua Stiamo tutti bene il cantautore romano Mirkoeilcane, mentre il toscano Lorenzo Baglioni ha dato un’ironica lezione di grammatica con Il congiuntivo.

La gara degli Artisti si è svolta col colpo di scena della sospensione di Ermal Meta e Fabrizio Moro, rimandati ad esibirsi stasera. A sostituirli ieri sera il sorteggiato Renzo Rubino.

La classifica della stampa

La classifica della Giuria della Sala Stampa sui 10 Artisti in gara ieri ha visto nella sezione alta Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Ron; in quella media Le Vibrazioni, Annalisa, Decibel; in quella bassa Nina Zilli, Elio e le Storie Tese, Red Canzian, Renzo Rubino.

Standing ovation per Baudo

«Voglio rivolgere una preghiera a San Remo, quello lassù: grazie per la carriera eccezionale che mi hai dato». Pippo Baudo rivolge dal “pulpito” dell’Ariston una simpatica “preghiera” semiseria per festeggiare i 50 anni dalla prima conduzione del Festival di Sanremo nel 1968 (13 in totale) e monopolizza l’Ariston: «E allora il Festival fatelo condurre a me».

È standing ovation, una delle tante di una serata che si è trasformata in una grande festa-karaoke guidata dal divo Claudio che duetta con tutti, dal Volo per omaggiare Sergio Endrigo a Biagio Antonacci in gara vocale su Mille giorni di me e di te. Fino a un, in altri tempi, impensabile, duetto con Roberto Vecchioni sulle note di Samarcanda di cui il professore spiega l’origine biblica legata a Re Salomone.

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