Il caso. Sanremo, Morandi posta il brano ma viene graziato dalla Rai
Il cantante Gianni Morandi, protagonista di un clamoroso incidente “sanremese”
«Sono affranto, dispiaciuto e mi scuso con tutti. Sono un imbranato». Così Gianni Morandi si è scusato pubblicamente ieri dopo avere rischiato la squalifica dal prossimo Festival di Sanremo per avere pubblicato (e poi fatto sparire) una parte della canzone Apri tutte le porte scritta da Jovanotti con la quale sarà in gara. A meno di un mese dal via della kermesse (1-5 febbraio), è più che matematico che si inizino a muovere le acque per attirare l’attenzione sulla 72ª edizione del Festival che si sta organizzando tra incognite e timori crescenti. Preoccupato, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri conferma che «non ci sarà un palco all’aperto. Purtroppo i contagi sono alti». E Confcommercio Sanremo chiede di spostare a marzo il Festival: «In questa situazione confermare le date in programma sarebbe un azzardo».
Ed eccoci alla solita tiritera degli “scandali” festivalieri. «Questa volta l’ho fatta grossa. Ho sbagliato a postare inavvertitamente su Facebook un video con dei frammenti della canzone che devo cantare a Sanremo – ha scritto Morandi –. Mi ostino a fare da solo ma sono proprio un imbranato! Appena mi sono accorto l’ho cancellato ma qualcuno lo aveva già visto. Sono affranto, dispiaciuto e mi scuso moltissimo con la Rai, con la Direzione artistica del Festival, con la mia casa discografica, con i musicisti, con il produttore Mousse T, con Jovanotti». Jovanotti che prealtro gli dà manforte. «Due tipi da spiaggia!» aggiunge confermando «è stato un incidente».
Dal canto suo la direzione artistica in accordo con Rai 1 «non ritiene di dover escludere la suddetta canzone perché si è trattato di un puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra che ha subito diversi interventi a seguito dell’incidente occorsogli alcuni mesi fa. L’impedimento al movimento della mano ha determinato l’errore per cui Morandi ha messo in rete il back stage che stava vedendo privatamente».
Certo, non è la prima volta che al Festival scoppiano casi da squalifica ma questo pare il déja vu di quanto avvenne l’anno scorso con la mossa furbetta di Fedez, che postò “per sbaglio” su Instagram 9 secondi del brano Chiamami per nome, con cui era in gara con Francesca Michielin, e venne salvato perché la durata ridotta del video era «tale da non svelare di per sé il brano». Sergio Cerruti, presidente di Afi, Associazione fonografici italiani, parla di «insulto all’intelligenza» e parla di «un Regolamento che, seppur frutto di continue modifiche ed integrazioni, si dimostra ancora inapplicabile e disatteso. La realtà è che gli interessi che ruotano intorno al Festival inducono gli artisti a dover trovare sempre nuove strategie ed attività per ingaggiare il pubblico».
«La Rai si arrampica sugli specchi e, con una motivazione totalmente assurda e inverosimile, decide di non escludere Gianni Morandi dal Festival di Sanremo, nonostante la sua canzone non sia più inedita – rincara la dose il Codacons –. Stiamo valutando di impugnare in Tribunale la decisione della Rai».