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Sanremo 2015. Trionfano i tenori del Volo, poi Nek e Malika

Angela Calvini domenica 15 febbraio 2015

Primi il Volo, secondo Nek, terza Malika. Come da previsione vincono la 65ma edizione del Festival di Sanremo i tre giovani tenori lanciati dalla Clerici, figli di Raiuno, che con la loro “Grande amore” puntano dritti al podio dell’Eurovision Song Festival, il prossimo 21 maggio a Vienna.     Vincitore morale è Nek, il più trasmesso dalle radio, che vince anche per il miglior arrangiamento assegnato dall’Orchestra e il premio radio-tv-web Lucio Dalla, mentre Malika vince il premio della critica della Sala Stampa Mia Martini. E al 17enne rapper Kaligola va il premio Sergio Bardotti per il miglior testo per “Oltre il giardino”, il brano dedicato a un senzatetto. “Grazie a tutti gli italiani – esordiscono nella conferenza stampa notturna i vincitori del Volo che dedicano la vittoria alle loro famiglie – Da italiani non vedevamo l’ora di mostrare proprio agli italiani che in 6 anni siamo cambiati, siamo cresciuti. Vorremmo fare un po’ più di concerti in Italia”.  Vincitori al televoto, poco amati dalla critica i tre ragazzi replicano: “Ognuno ha idee diverse e le rispettiamo, non possiamo piacere a tutti. Noi non siamo solo i tre ragazzini che cantano “O sole mio”, ma siamo gli unici italiani a portare nel mondo il pop lirico come faceva Bocelli. Come noi rispettiamo gli altri generi musicali, speriamo che anche gli altri rispettino il nostro”. Soddisfatto del secondo posto anche Nek: “Mi sono rimesso in gioco dopo 18 anni su questo palco. Un risultato eccezionale essere arrivato alla gente, tra l’altro con canzone poco festivaliera”. “Felice e senza parole”, Malika soddisfattissima del premio della critica.

La gara ha avuto un momento di suspence all’arrivo della classifica (decretata da televoto, giuria di esperti e giuria demoscopica), bloccata a metà da un errore nella grafica. Poi la prima graduatoria: quarta Annalisa, quinta Chiara, sesto Marco Masini, settimi i Dear Jack, ottavo Gianluca Grignani, nona Nina Zilli, decimo Lorenzo Fragola, undicesimo Alex Britti, dodicesima Irene Grandi, tredicesimo Nesli, quattordicesima Bianca Atzei, quindicesimo Moreno, sedicesimi Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi. Rimangono Nek, il Volo e Malika a sfidarsi di nuovo per il podio con le stesse giurie. Alla fine vincono i tre ragazzi in un esplosione di coriandoli.  LA SERATA Una finalissima ieri all’insegna dell’amore nella sera di San Valentino, dal romanticismo dell’opera moderna “Romeo e Giulietta” in apertura alla testimonianza degli arzilli coniugi Manenti sposati da 65 anni, che portano sul palco dell’Ariston una ventata di ottimismo: “Il segreto del nostro matrimonio? Quando c’è l’amore c’è tutto”. Ed anche l’arrivo dei ragazzi di “Braccialetti rossi 2”, in onda su Raiuno da stasera, dà a Conti il destro per “dedicare questo festival a tutte le persone che soffrono e che si trovano negli ospedali”. Più avanti il conduttore fa pure un appello per i trasportatori non pagati dell’Ilva e lancia l’iniziativa “Siamo tutti remi” a favore dell’Aisla, un brano scritto con gli occhi da un ragazzo affetto da Sla. Nella serata non mancano l’omaggio al centenario della Prima Guerra Mondiale con la Pfm che rielabora l’Ouverture del Nabucco insieme alla Banda dell’Esercito Italiano, una Gianna Nannini CHE si inceppa mentre canta “Sei nell’anima” e un travolgente Will Smith che gioca con Conti e canta “Nel blu dipinto di blu” in ricordo della nonna coinvolgendo tutto l’Ariston. La critica sociale irrompe a sorpresa nel monologo di Panariello che, una volta smessi i panni di Renato Zero si lancia in una riflessione sui novelli vizi capitali di un tempo “in cui nessuno ha più paura di peccare”, dalla corruzione, alla violenza sulle donne, all’evasione fiscale, dall’Aquila al Caso Cucchi, da Casale Monferrato a Schettino. Bello l’invito “a tornare alla fede , alla speranza, alla carità negli altri e alla giustizia che fanno grande un Paese”. Anche se parlando della religiosità dei mafiosi Panariello si è lanciato in una battuta sulla Madonna nelle processioni che si potrebbe prestare ad equivoci. “I mafiosi sono devoti alla Madonna? No, è la Madonna che è devota a loro che si inchina davanti a boss in processione. Cosa dovrebbero passare questi per una mancanza di rispetto così?”. Alla fine cala il sipario fra le lacrime delle tre conduttrici Emma , Rocìo e Arisa e applausi a Carlo Conti orgoglioso di avere portato a casa la sua missione.L'AUDITEL PREMIA CARLO CONTILa serata finale del 65esimo Festival di Sanremo è stata vista da 11.843.000 spettatori pari al 54.21% share. L'anno scorso la stessa serata era stata seguita da 9.347.000 persone con il 43,51% di share.

La prima parte del Festival è stata vista da 12.763.000 con il 50.77% share; la seconda parte da 10.008.000 di persone con il 65.49% di share.
 

Sono stati Giorgio Panariello e il momento della proclamazione del vincitore i momenti che hanno calamitato i picchi di ascolto e share: con Panariello in scena, alle 22,38 erano 14 milioni 816mila i telespettatori, mentre quando all'1 e 12 è stato annunciato il vincitore, lo share era del 73,64%.