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FESTIVAL. Sanremo, Big in gara fra talent e cantautori

Angela Calvini domenica 13 febbraio 2011
In Riviera si accendono i motori per il 61° Festival di Sanremo, che dal 15 al 19 febbraio monopolizzerà le serate di Raiuno, condotto da Gianni Morandi contornato dalle bellezze Belèn Rodriguez ed Elisabetta Canalis (in lutto perché proprio ieri le è morta la nonna) e dai comici Luca e Paolo. Una settimana che avrà il momento clou giovedì 17 con una serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, con tanto di Frecce Tricolori sui cieli di Sanremo, alla presenza del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ma prima che tutto ciò travolga la musica, andiamo a scorpire i 14 brani in gara nella sezione Big. Dopo le polemiche dell’anno scorso, quest’anno l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, oltre ad avere applicato correttivi sul televoto, ha chiesto alla Rai di far partecipare al Festival due osservatori in rappresentanza dei consumatori.I FIGLI DEI TALENTModà e Emma: Arriverà. Vincitori annunciati, la band lanciata dal web e la vincitrice di Amici, uniscono le ugole e il business in un azzeccato duetto a pieni polmoni su astuta melodia romantica. Faranno battere i cuori delle adolescenti con l’amore tormentato in un turbinio atmosferico di vento, neve e stelle. Bacio Perugina, ma di classe. Venerdì in duetto con Francesco Renga.Nathalie: Vivo sospesa. Per i bookmaker la vincitrice di X Factor contende il podio ai favoritissimi Modà-Emma. Suoi testo e musica, la ragazza vive nell’incertezza d’amore, e la sua voce ondeggia su una melodia di un certo charme, ma non immediata. Sospesa, appunto. Duetterà con L’Aura.Giusy Ferreri: Il mare immenso. La Cenerentola del primo X factor, l’ex cassiera lanciata dai brani di Tiziano Ferro, cerca di tornare in pista. Mollato il birignao da Whinehouse italiana, Giusy dimostra una voce solida, bella, grintosa che meriterebbe grandi pezzi. Non è questo il caso, anche se il ritmo è piacevole. Duetterà con Francesco Sarcina delle Vibrazioni. Anna Tatangelo: Bastardo. Anna sta fra i veterani (5 volte a Sanremo) e la categoria talent (giudice di X Factor) e per tornare a sentirsi giovane, in fondo ha solo 24 anni, molla i testi di D’Alessio (che però cura la musica) e scrive da sé. Una donna tradita, nel ritornello a tutta chitarra rock augura al fellone di bruciare nel fuoco e ridursi in cenere. Ma chi l’avrà fatta arrabbiare? Forse i La Crus (vedi capitolo seguente)? Duetto con Loredana Errore (Amici).GLI OUTSIDERLa Crus: Io confesso. Il duo milanese si riunisce per il Festival sfoderando un’affascinante melodia, fra Tenco e una rotonda sul mare, e una voce avvolgente. Per cantare cosa? Un uomo confessa, con aria piaciona, il suo tradimento, cercando una nuova possibilità. «Ma tradire poi cos’è? Non credo nel peccato, amore mio, perché non credo in Dio». Macché rivolta dei credenti, qui scatterà quella delle signore, vedi Tatangelo. Duetto con Nina Zilli.Max Pezzali: Il mio secondo tempo. Per l’ex 883 sono scoccati i 43 anni, è diventato padre ed è l’ora di affrontare il secondo tempo della vita (e della sua carriera) con responsabilità. «Buttare quello che fa male, quello che non vale». Pezzali guarda al futuro con un rock folk cantabile e solare. L’ottimismo, diceva Tonino Guerra, è il profumo della vita. Duetto con Lillo e Greg.Tricarico Tre colori Scritta dal chitarrista degli Avion Travel Fausto Mesolella per lo Zecchino d’oro e interpretata con delicatezza da Tricarico, la filastrocca su un papà che gioca con suo figlio ai soldatini, evoca con disarmante semplicità il percorso dell’Unità d’Italia, fra Risorgimento e Grande Guerra. «Quelli nella nebbia hanno una bandiera verde/Ricorda che la nostra tre colori ha» allude alla Lega? Tricarico parla di patriottismo senza retorica. Nato per unire. Duetterà con un coro di bambini. Davide Van De Sfroos: Yanez. Ed ecco il più «lumbard» dei cantautori, che porta il dialetto «tremezzino» (area Lago di Como) sul palco dell’Ariston. Van De Sfroos rilegge in modo scanzonato le avventure di Sandokan e compagni salgariani sulla Riviera adriatica. Rock-folk popolare, ma forse difficilmente sarà capito. Il venerdì con Irene Fornaciari.I VETERANIAl Bano: Amanda è libera. Aria da maestoso melodramma in cui Al Bano (15 Festival) non lesina l’acuto ad effetto, per un brano sociale, ispirato all’uccisione di una prostituta nigeriana. Uno sguardo affettuoso sui dolori della giovane e condanna senza appello agli uomini che sfruttano queste poverette. Commovente. Il duetto con Michele Placido.Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario: Fino in fondo. Il ritornello «su su su nel cielo/giù giù giù nel mare» è un tormentone. Ma Barbarossa e la star spagnola, moglie del ferrarista Fernando Alonso, ammiccano furbetti in un duetto d’amore orecchiabile. Obiettivo il mercato sudamericano. Duetto con Davide Mogavero di X Factor.Anna Oxa: La mia anima d’uomo. Anna Oxa (13° Sanremo) grida a squarciagola un inno strampalato in un salendo di schitarrate che neanche gli Ac/Dc. Dice di voler svegliare le coscienze dei giovani, di sicuro le riuscirà con le sonnacchiose prime file dell’Ariston. Virtuosismo e confusione. Duetterà col gruppo Marta sui tubi.Patty Pravo: Il vento e le rose. La signora affronta con disincanto e un velo di malinconia una relazione in cui si confonde il sesso con l’amore, su una melodia elegante. Duetterà con Morgan che arriva all’Ariston dopo l’esclusione e le polemiche dell’anno scorso. Il senatore Antonio Gentile, del Pdl, lo invita a lanciare un messaggio contro la droga. Chissà. I FUORICLASSERoberto Vecchioni: Chiamami ancora amore. Il professore lancia un accorato "grido di dolore" sull’Italia fra operai disoccupati, soldati uccisi in missione, studenti nelle piazze. Arrabbiato, usa termini forti, ma si aggrappa all’amore, invocandolo a gran voce su una melodia ampia. Perché le idee «sono come il sorriso di Dio/in questo sputo d’universo». Che dire prof.? 10 e lode. Il duetto con la Pfm.Luca Madonia e Battiato L’alieno. La canzone scritta dall’ex Denovo profuma di Battiato elettronico Anni 80. Su una base algida, la dolce voce di Madonia, uomo alieno alla società indifferente che lo circonda. Battiato arriva solo sul finale. Ma inconfondibile. Duetto con Carmen Consoli.