«Abbandonatevi solo un istante all’ammirazione che suscita un monumento così» scriveva nelle sue
Passeggiate romaneStendhal, amante dell’arte e grande appassionato dell’Italia, a proposito della basilica di San Pietro. Per trasmettere quel senso di ammirazione arriva nelle sale italiane (dall’11 al 13 aprile) e, da maggio, in quelle di oltre cinquanta Paesi in tutto il mondo
San Pietro e le basiliche papali di Roma 3D, la nuova produzione targata Sky e Centro Televisivo Vaticano. Si tratta di una sorta di passeggiata virtuale, lunga novanta minuti, attraverso le quattro basiliche di San Pietro, la chiesa più famosa della cristianità che custodisce la Tomba dell’Apostolo nonché primo papa della Chiesa cattolica; San Giovanni in Laterano, la più antica basilica d’occidente, madre di tutte le chiese del mondo; Santa Maria Maggiore (nata anche come Santa Maria della Neve per la leggenda cui deve la sua edificazione, la sola ad avere conservato la struttura originaria); e San Paolo fuori le Mura, seconda solo a San Pietro per la sua grandezza, nata sul luogo in cui fu sepolto Paolo di Tarso e di cui sempre Stendhal, visitandola il giorno dopo il terribile incendio che la distrusse nel 1823, scrisse: «Ha una bellezza severa e un’impronta di dolore che solo la musica di Mozart può farci sentire». Ad offrire l’occasione di realizzare
San Pietro e la basiliche papali di Roma 3D è stato, indirettamente, il Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco con l’apertura delle Porte Sante che consente un accesso privilegiato ed esclusivo alle quattro basiliche. Il film, naturalmente, non è solo una sequenza di immagini. Ad accompagnare gli spettatori nella loro “passeggiata”, insieme alle parole dello scrittore di Grenoble lette dall’attore Adriano Giannini come una sorta di
fil rouge, è la guida sapiente e coinvolgente di quattro ciceroni d’eccezione: il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, l’architetto Paolo Portoghesi, lo storico dell’arte Claudio Strinati e il direttore delle collezioni d’arte contemporanea dei Musei Vaticani, Micol Forti. Attraverso i loro racconti, le suggestive immagini tridimensionali realizzate con grande spiegamento di mezzi e una musica coinvolgente, lo spettatore avrà quasi la sensazione di poter toccare con mano i capolavori che richiamano visitatori da tutto il mondo e che portano la firma di Giotto, Bramante, Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Arnolfo di Cambio e Jacopo Torriti, solo per citarne alcuni. Prima fra tutte,
La pietà di Michelangelo, filmata nella basilica di San Pietro (prima tappa del tour virtuale) oltre lo spesso vetro che la protegge così da poter mostrare non solo la firma dell’autore, ma anche i più piccoli dettagli dei volti di Cristo e di sua Madre tanto da indurre nello spettatore l’istinto di toccare, accarezzare, consolare. Un capolavoro che Antonio Paolucci definisce «così lucente, luminoso, puro e intatto, come un gioiello». La musica è un altro elemento essenziale della narrazione: a brani originali composti appositamente sulle immagini si alternano quelli eseguiti all’organo da Luca Biagi in San Giovanni in Laterano.Il film
San Pietro e le basiliche papali di Roma 3D è stato presentato in anteprima martedì sera nella Sala Regia del Palazzo Apostolico Vaticano: «È la prima volta che le basiliche papali non sono ridotte a location ma sono protagoniste – ha sottolineato un comprensibilmente entusiasta monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede –. Si tratta di un vero e proprio film d’arte in tre dimensioni con immagini sorprendenti, realizzate grazie alla tecnologia e alle riprese effettuate anche con elicotteri e bracci meccanici». Sono proprio queste riprese aeree a mostrare, ad esempio, la cupola di Michelangelo dall’alto, in una prospettiva mai vista. Viganò aggiunge: «La magia del 3D consente la fruizione diretta, senza mediazione, tra lo spettatore e l’opera d’arte». Come dicevamo,
San Pietro e le basiliche papali di Roma è frutto di una cooproduzione tra il Centro Televisivo Vaticano e Sky: «Questa sera è per noi un onore straordinario essere qui – è stato il commento dell’amministratore delegato della tv di Murdoch, Andrea Zappia – . Sky punta sul patrimonio culturale e siamo il primo investitore europeo di contenuti televisivi. Vogliamo far conoscere il bello, la sacralità e la meraviglia che il nostro Paese riesce ad esprimere attraverso un prodotto che unisce tecnologia e cultura e che è capace di viaggiare in tutto il mondo».