Archeologia. Etruschi, trovata la quarta tomba dipinta della necropoli di Pontecagnano
Il guerriero e il servitore raffigurati sulla parete di fondo della tomba
La necropoli di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, conserva oltre 10mila sepolture: le più antiche risalgono all’Età del ferro, le più recenti al periodo romano imperiale. L’ultima scoperta, una tomba etrusca a camera dipinta, è datata verso la fine del IV secolo a.C., costruita per ospitare le spoglie di un uomo dell’élite italica dell’epoca. A suggerirlo sono le pitture, di particolare interesse per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino: la sepoltura, infatti, è soltanto la quarta dell’intero sito a essere dipinta.
Per accedere alla tomba, realizzata in blocchi di travertino, bisogna percorrere una ripida scalinata. Entrando, si possono osservare le decorazioni che raffigurano, sulla parete di fondo, un guerriero con l’elmo d’oro lucido che cavalca un cavallo bianco mentre impugna una lancia. Nella scena, denominata “il ritorno del guerriero”, è presente anche un servitore, mentre sulle pareti laterali sono dipinti festoni e melagrane. A essere decorato non è soltanto l’interno della sepoltura, ma anche la porta di accesso: secondo i ricercatori, si tratterebbe di una caratteristica eccezionale.
Dettaglio del servitore - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
Non sono stati ritrovati altri elementi che possano fornire più informazioni sull’identità del defunto, privo di corredo funebre. Unica eccezione, i frammenti di una coroncina in lamina d’oro originariamente indossata dall’uomo, forse un guerriero, come suggerirebbero sia questo dettaglio che le pitture delle pareti.
L’attuale territorio di Pontecagnano Faiano fu popolato dagli Etruschi tra il IX e l’VIII secolo a.C., ma risentì anche dell’influenza culturale e urbana delle civiltà limitrofe, tra cui anche Greci e Lucani. La città cadde sotto la dominazione romana nel 268 a.C. e cambiò nome in Picentia.