Televisione. Sulla nuova stagione Rai si allunga l'ombra di Fazio
Mentre su Milano incombeva un nubifragio, a incombere sulla presentazione dei palinsesti Rai per l’autunno 2017 nell’aula magna dell’Università Statale del capoluogo lombardo, presenti quasi tutti i volti noti Rai, sono le polemiche. Il neo direttore generale della Rai Mario Orfeo, fresco successore di Antonio Campo dall’Orto, fra l’annuncio del ritorno su Raiuno di Benigni, di una valorizzazione di Alberto Angela e una apertura a Massimo Giletti, si ritrova a parare i colpi delle polemiche sul caso Fazio. È stato proprio Orfeo, appena insediato, ad approvare le deroghe al tetto di 240mila euro di stipendio che permettono alla televisione pubblica di tenersi le mani libere sui compensi per le «prestazioni di natura artistica», perché l’obiettivo, ha spiegato ieri il dg, «è quello di moltiplicare il valore e i talenti della Rai e cominciare perdendo alcuni di questi sarebbe stato un danno per la Rai». A fare scalpore è stato il contratto per il passaggio di Fazio da Raitre a Raiuno per 11,2 milioni di euro, per 4 anni, ovvero 2,8 milioni di euro l’anno per condurre 64 serate di Che tempo che fa su Raiuno, di cui la metà in prime time e l’altra in seconda serata e un nuovo programma il lunedì in prima serata, «raddoppiando le serate al costo del suo attuale cachet» sostiene il dg per cui le polemiche «sono strumentali perché le cifre portano un vantaggio alla Rai in termine di valore del prodotto e di benefici economici». Ma su Fazio, al centro lunedì di una infuocata audizione dei consiglieri Rai convocati dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’azienda di Stato, si è scatenato un putiferio politico, oltre alle proteste del Codacons, che vede il senatore Maurizio Gasparri in prima linea a denunciare come falso il contratto che il conduttore avrebbe avuto con La7 e che avrebbe spinto la Rai a rilanciare l’offerta. «Mi dispiace che qui si debba parlare di polemiche che sono di inusuale violenza. Quando si invocano sommosse popolari e kalasnikov da giornali e esponenti delle istituzioni, c’è qualcosa che non va – ha replicato ieri alla presentazione milanese, un Fabio Fazio molto teso che evidentemente sperava in un’altra accoglienza – . Avevo un impegno altrove che partiva dalla mezzanotte del 23 giugno. Non ho mai parlato di La7. Se ho cercato di resistere fino a quella data è perché conosco il valore della Rai, azienda che è nel mio dna. E poi il programma costa 450 mila euro a puntata, 15 secondi di pubblicità costano 40mila euro. Consideran- do 16 minuti di pubblicità, si fa presto a comprendere costi e ricavi». Resta intanto aperto il mistero sul giornalista Massimo Giletti, cui è stato cancellato lo spazio talk L’Arena all’interno di Domenica in, nonostante gli ascolti oltre il 20%. Al giornalista scade il contratto il 30 giugno e Orfeo si dice fiducioso e spera che «Giletti resti con noi. Ci piacerebbe un trittico di intrattenimento del fine settimana con Conti-Giletti-Fazio. Gli abbiamo anche offerto 12 grandi eventi musicali e di ripetere l’esperienza dei reportage estivi dai fronti internazionali dove si trovano contingenti italiani ». L’ultimo annuncio riguarda «l’impegno forte» per riportare in Rai il premio Oscar Roberto Benigni «per realizzare una di quelle serate che fa commuovere e divertire come lui sa fare». Ricco comunque di novità il palinsesto da Rai1 a Rai4 presentato dai rispettivi direttori.
RAIUNO, DA CONTI ALLA MANNOIA Oltre all’arrivo di Fabio Fazio a partire da domenica 24 settembre con Che tempo che fa( e, chissà, con un occhio al prossimo Sanremo?), e gli eventi affidati a Carlo Conti come il Pavarotti & Friends il 6 settembre dall’Arena di Verona e gli speciali per i 60 anni dello Zecchino d’oro (la domenica dal 19 novembre), verrà valorizzato il lavoro di Alberto Angela. Oltre alla conferma di Ulisse su Raitre, il divulgatore preparerà alcune prime serate alla scoperta dei tesori italiani patrimonio dell’Unesco, grandi coproduzioni intenazionali che potranno essere vendute anche all’estero. Domenica in sarà tutta affidata a Cristina Parodi mentre sono confermati il preserale con L’eredità di Fabrizio Frizzi e l’“access” con I soliti Ignoti di Amadeus. Confermata Lorena Bianchetti a A sua immagineil sabato e la domenica. Scompare Affari tuoi di Flavio Insinna che però, assicura il direttore Andrea Fabiano, è solo a riposo e tor- nerà, visto che con il conduttore «non c’è alcun problema» dopo i pesanti fuorionda mandati in tv da Striscia la notizia. Da segnalare un programma pieno di positività, con Bebe Vio, la domenica pomeriggio, conduttrice de La vita è una figata!, mentre a settembre arriverà il primo show condotto da Fiorella Mannoia, oltre al ritorno a dicembre di Roberto Bolle e di Giorgio Panariello. Per le fiction d’autunno, Provaci ancora Prof. 7 e l’attesa fiction In arte Nino su Manfredi interpretato da Elio Germano.
RAIDUE, TORNA RENZO ARBORE La direttrice Ilaria Dallatana continua a puntare sul pubblico giovane: confermati i programmi di Costantino Della Gherardesca e Stasera casa Mika con il varietà del cantante. Torna anche Nemo, il programma «per portare l’informazione a tutti» con Valentina Petrini e Enrico Lucci, che era stata la scommessa vinta della rete della scorsa stagione. La novità è l’arrivo di Luca e Paolo che condurranno la domenica pomeriggio Quelli che il calcio e ritorneranno con le gag di Camera Cafè. A dicembre tornerà in Rai Renzo Arbore con un omaggio ai 30 anni di Indietro tutta. Per le fiction la nuova serie de L’ispettore Coliandro.
RAITRE, SANTORO IN PRIMA SERATA La direttrice Daria Bignardi annuncia come novità della prima serata Michele Santoro, che al giovedì condurrà un ciclo di racconti-inchiesta. Sempre di giovedì a ottobre debutta la serie docufiction Mafia Capitale. Confermate le prime serate Presa Diretta, Report, #cartabianca (compresa la fascia quotidiana) e Chi l’ha visto?. La domenica arriva la fiction in 4 puntate ambientata in un ospedale oncologico Linea verticalecon Valerio Mastandrea, malato di cancro. In prima serata da novembre debutta il programma-esperimento sociale Andiamo a governar. Novità dell’“access” quotidiano il programma creato dalla Bbc Opinione pubblica, mentre si confermano Le parole della settimana con Massimo Gramellini e Geppi Cucciari al sabato con programma sui libri. Di domenica invece raddoppia In 1/2 H di Lucia Annunziata, con un’intervista e un talk. In seconda serata Lerner dedicherà uno speciale a papa Francesco. Nasce un nuovo programma sull’odio online Far Web - I guerrieri della rete al giovedì. Attese infine due serate- evento: domenica 17 settembre con il film biografico su Pino Daniele Il tempo resterà e la pièce Sanghenapule di Roberto Saviano; il 2 ottobre Alessandro Baricco rilegge Furore di Steinbeck per la giornata in memoria delle vittime delle migrazioni.