Agorà

Settimana della Bellezza. Quel vivere nei giorni che rivela il nostro essere per sempre

Giovanni Gazzaneo sabato 21 ottobre 2023

Il duomo di Grosseto

Come si può dire l’Eterno? Possiamo concepirlo ma non possiamo declinarlo nella chiarezza di un’idea e neppure possiamo immaginarlo. È un Oltre che ci interroga, ci pungola, ci chiama… L’Eterno abita in noi, ci dà la vita, ci sostiene, ci apre orizzonti infiniti. Quel che è meno dell’Eterno ci costringe in gabbie, la gran parte delle volte misere e anguste, per pochi uomini e donne di successo comode e dorate, ma pur sempre gabbie. L’Eterno ci è così intimo da essere il nostro stesso respiro – Adamo prende vita perché il Creatore gli dà il suo soffio – e insieme è anche così infinitamente lontano, tanto da dubitare del suo stesso essere. Eppure l’Eterno non è una questione che riguarda solo l’attesa, in una dimensione che supera la storia e quindi la nostra stessa quotidianità. Noi siamo chiamati a essere per sempre. Una chiamata che si gioca non solo nell’aldilà, ma prima nel qui e ora, nell’umano passare dei giorni. Quel che nasce dal profondo di noi, quel che desideriamo con tutte le nostre forze, noi vogliamo che sia per sempre: la bellezza che ci stupisce, la verità che ci abbraccia, il bene che ci appassiona. Quando amiamo davvero, amiamo per sempre: il padre e la madre, lo sposo e la sposa, i figli, il Signore a cui consacriamo noi stessi, gli amici… “L’eternità in ogni giorno” è il tema della Settimana della Bellezza, giunta all’ottava edizione. La Settimana è promossa dalla diocesi di Grosseto, Pitigliano, Sovana e Orbetello e da Fondazione Crocevia, con la collaborazione di “Avvenire”, “Luoghi dell’Infinito”, del Comune e di altre istituzioni culturali: dal 21 al 29 ottobre un ricco programma di conferenze, teatro, cinema, esposizioni d’arte, testimonianze e momenti di preghiera. Per don Roberto Nelli, responsabile del progetto culturale della diocesi e anima organizzativa fin dalla sua ideazione, «la Settimana vuol essere un invito a contemplare la Bellezza dell’eternità non come qualcosa che si può conquistare un giorno dopo la nostra morte, ma come una realtà che già sperimentiamo nel quotidiano, nel tempo, oggi». Tra i protagonisti della manifestazione il cardinale Gianfranco Ravasi, il teologo Maurizio Botta, i filosofi Massimo Borghesi e Marco Vannini, l’attore e regista Pietro Sarubbi, l’artista Ugo Riva. Scrive il vescovo Giovanni Roncari: « Dobbiamo uscire dalla paura di dire “eterno” e di dire “per sempre”, quasi ne fossimo divenuti incapaci! Siamo già impastati di eterno, dal momento che Dio Padre ci ha pensati da sempre e ci chiama a una vita in pienezza. Francesco d’Assisi voleva che i suoi frati vivessero come “pellegrini e forestieri” nel mondo, non indifferenti al mondo, ma protesi verso quel divenire della vita che impedisce di rimanere avvinghiati in quella logica del “qui e ora” che imprigiona energie, speranze, desiderio di bene. L’eternità, infatti, è il “luogo” da cui veniamo e verso cui siamo in cammino, ma è anche l’impegno a non pensarci finiti. Solo così riusciremo a dare il meglio di noi nella vita dentro il tempo, nel sentiero che siamo chiamati a percorrere». Per informazioni: diocesi di grosseto.it.